Rinnovabili, APER attacca il Ministro Romani e annuncia esposto alla CE
01/04/2011
APER, la principale associazione italiana dei
produttori di energia rinnovabile, annuncia l'imminente
esposto alla Commissione Europea per denunciare la grave violazione
dei principi contenuti nella direttiva europea 2009/28/CE che
impone agli Stati Membri di promuovere le energie
rinnovabili. Accanto a ciò, le imprese associate ad APER
sono in procinto di avviare azioni giurisdizionali interne e
attivare i rimedi giuridici offerti dal Trattato sulla Carta
dell'energia.
La lesione del legittimo affidamento e la retroattività del decreto di recepimento italiano si pongono in netto contrasto infatti sia con la disciplina comunitaria, sia con la Carta Costituzionale.
Ribadendo la necessità di norme nazionali chiare ed affidabili, APER torna a chiedere al Governo che vengano applicate misure di salvaguardia tariffaria per la filiera, senza porre limiti alla crescita delle rinnovabili attraverso l'applicazione di tetti di potenza massima incentivabile.
Come evidenziano diverse analisi, tra cui anche la recentissima dell'ufficio Studi di Confartigianato, ribadiamo che la bolletta elettrica pagata dagli italiani contiene oneri ben superiori rispetto a quelli destinati alle fonti rinnovabili, le cui finalità per altro andrebbero chiarite e discusse con trasparenza tra tutti gli attori del mercato.
Fonte: APER
© Riproduzione riservata
La lesione del legittimo affidamento e la retroattività del decreto di recepimento italiano si pongono in netto contrasto infatti sia con la disciplina comunitaria, sia con la Carta Costituzionale.
Ribadendo la necessità di norme nazionali chiare ed affidabili, APER torna a chiedere al Governo che vengano applicate misure di salvaguardia tariffaria per la filiera, senza porre limiti alla crescita delle rinnovabili attraverso l'applicazione di tetti di potenza massima incentivabile.
Come evidenziano diverse analisi, tra cui anche la recentissima dell'ufficio Studi di Confartigianato, ribadiamo che la bolletta elettrica pagata dagli italiani contiene oneri ben superiori rispetto a quelli destinati alle fonti rinnovabili, le cui finalità per altro andrebbero chiarite e discusse con trasparenza tra tutti gli attori del mercato.
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