Ritardati pagamenti, Ance: bene la Direttiva Ue ma va applicata subito
22/10/2010
Plauso dell'Ance alla nuova Direttiva sui ritardati pagamenti -
approvata oggi dal Parlamento Europeo - che migliorerà
sostanzialmente l'attuale normativa in materia di pagamento nei
lavori pubblici.
"Un provvedimento moderno che prevede forti sanzioni per le Pubbliche Amministrazioni in caso di ritardato pagamento alle imprese, quale deterrente sostanziale contro una pratica inaccettabile anche se finalizzata a tener sotto controllo il deficit pubblico", indica il Presidente dell'Associazione dei costruttori, Paolo Buzzetti.
Quello che preoccupa i costruttori però sono i tempi previsti per l'applicazione delle nuove norme in Italia. "Non possiamo aspettare 2 anni per ottenere risposte su un problema, quello dei ritardati pagamenti, che mette a rischio la stessa sopravvivenza di molte imprese di costruzioni, soprattutto quelle piccole e medie", sottolinea Buzzetti.
I dati dell'Ance mostrano, infatti, un forte peggioramento del fenomeno dei ritardi che ha assunto dimensioni particolarmente gravi nel settore delle costruzioni: quasi la metà delle imprese edili - il 44% - subisce ritardi superiori ai 4 mesi oltre i termini contrattuali (quindi vengono pagate dopo più di sei mesi e mezzo dai lavori), con punte che arrivano anche a 24 mesi, in un quadro di costante e progressivo peggioramento.
"Oggi, a fronte di lavori regolarmente eseguiti, le imprese non ricevono i pagamenti dovuti dalla p.a.: per non fare fallire lo Stato si fanno fallire le imprese", dice Buzzetti.
"Chiediamo al Governo di considerare questi obblighi alla pari di quelli in materia di stabilità e risanamento dei conti pubblici e di recepire la Direttiva al più presto".
Fonte: ANCE
© Riproduzione riservata
"Un provvedimento moderno che prevede forti sanzioni per le Pubbliche Amministrazioni in caso di ritardato pagamento alle imprese, quale deterrente sostanziale contro una pratica inaccettabile anche se finalizzata a tener sotto controllo il deficit pubblico", indica il Presidente dell'Associazione dei costruttori, Paolo Buzzetti.
Quello che preoccupa i costruttori però sono i tempi previsti per l'applicazione delle nuove norme in Italia. "Non possiamo aspettare 2 anni per ottenere risposte su un problema, quello dei ritardati pagamenti, che mette a rischio la stessa sopravvivenza di molte imprese di costruzioni, soprattutto quelle piccole e medie", sottolinea Buzzetti.
I dati dell'Ance mostrano, infatti, un forte peggioramento del fenomeno dei ritardi che ha assunto dimensioni particolarmente gravi nel settore delle costruzioni: quasi la metà delle imprese edili - il 44% - subisce ritardi superiori ai 4 mesi oltre i termini contrattuali (quindi vengono pagate dopo più di sei mesi e mezzo dai lavori), con punte che arrivano anche a 24 mesi, in un quadro di costante e progressivo peggioramento.
"Oggi, a fronte di lavori regolarmente eseguiti, le imprese non ricevono i pagamenti dovuti dalla p.a.: per non fare fallire lo Stato si fanno fallire le imprese", dice Buzzetti.
"Chiediamo al Governo di considerare questi obblighi alla pari di quelli in materia di stabilità e risanamento dei conti pubblici e di recepire la Direttiva al più presto".
Fonte: ANCE
© Riproduzione riservata
- Tag: