Ritardati pagamenti della P.A., urgente trovare soluzioni al problema

09/12/2010

In una fase del ciclo economico in cui sarebbe assolutamente necessario immettere liquidità nel sistema, si è assistito invece ad un'attività opposta che, attraverso il sistematico ritardo nei pagamenti, ha sottratto liquidità alle imprese di costruzioni impegnate nella realizzazione di opere pubbliche.

In alcuni casi, è la sopravivenza stessa delle imprese che viene messa a rischio dalla sottrazione di risorse finanziarie determinata dai ritardi. In molti altri, la mancanza di certezza nei tempi di pagamento impedisce agli operatori economici di procedere all'indispensabile programmazione delle proprie attività.

L'indagine Ance sui ritardati pagamenti
I risultati dell'indagine Ance sui ritardati pagamenti svolta a settembre 2010 presso le imprese associate, illustrati nell'Osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni, mettono in evidenza il costante e progressivo peggioramento del fenomeno dei ritardati pagamenti.
Quasi la metà delle imprese (il 44% contro il 20% a gennaio 2009 e il 28% a maggio 2010) ha denunciato ritardi medi che superano i quattro mesi oltre i termini contrattuali -quindi tempi di pagamento superiori ai 6,5 mesi- con punte di ritardo che toccano i 24 mesi.
L'indagine evidenzia che sono soprattutto le imprese più piccole ad incontrare maggiori difficoltà nel riscuotere i crediti vantati.
Per i ritardi subiti, alle imprese di costruzioni viene riconosciuto un tasso di interesse dell'1% per i primi 4 mesi mentre i tassi bancari applicati per il rifinanziamento dell'attività imprenditoriale sono notevolmente superiori.

La nuova direttiva europea sui ritardati pagamenti
Intervenire sul sistema sanzionatorio costituisce una modalità per incoraggiare le istituzioni a migliorare i processi per il pagamento delle somme dovute.
In questo senso interviene la nuova Direttiva Europea sui ritardati pagamenti approvata dal Parlamento europeo a fine ottobre 2010 la cui applicazione potrebbe dare una spinta al miglioramento dell'efficienza della Pubblica Amministrazione garantendo allo stesso tempo un migliore livello di indennizzo per le imprese che subiscono ritardi.
La nuova Direttiva -che si applicherà anche ai contratti di lavori- prevede, infatti, una riduzione del termine standard di pagamento a 30 giorni per i contratti pubblici nonché un notevole aumento degli indennizzi per le imprese che subiscono ritardi, introducendo un tasso di interesse maggiorato dell'8% sin dall'1 giorno di ritardo.
Occorre recepire la nuova Direttiva nei migliori tempi possibili e, nel frattempo, trovare soluzioni operative che permettano di fare fronte al grave problema dei ritardati pagamenti limitando il costo a carico delle imprese.

Fonte: ANCE

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