SEAS e Docet: facciamo chiarezza
03/12/2014
Poche settimane fa il dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei
sistemi, del territorio e delle costruzioni dell'Università di
Pisa e l'ENEA hanno anticipato la pubblicazione di
SEAS, software professionale per la diagnosi energetica
degli edifici.
Il software, aggiornato alle più recenti normative tecniche del settore, serve per eseguire audit energetici degli edifici ed è destinato all'analisi di edilizia residenziale, uffici, scuole e degenze ospedaliere, svolgendo il calcolo dei fabbisogni dei vettori energetici per i servizi di riscaldamento (esclusi gli impianti a tutt'aria), la produzione di acqua calda sanitaria, l'illuminazione e così via. SEAS consente pure di svolgere l'analisi costi-benefici dei possibili interventi di retrofit energetico proposti dall'auditor.
Ciò premesso, purtroppo, è necessario segnalare che alcuni siti web di settore hanno pubblicizzato la notizia del SEAS parlando di nuovo Docet. Questo ha certamente portato molti click alla notizia in questione (un po' come alcuni editori tecnici che hanno pubblicato una vecchia bozza delle NTC parlando di anteprima, invitando a scaricarla e dicendo che era quella approvata dal CSLP, salvo poi modificare in corsa l'articolo), ma ha anche generato molta confusione nell'ambiente. Urge fare chiarezza.
DOCET è uno strumento di simulazione a bilanci mensili per la certificazione energetica degli edifici residenziali esistenti che, utilizzando la procedura di calcolo semplificata prevista dalla normativa, consente la redazione dell'attestato di prestazione energetica (APE). Il 2 ottobre 2014 l'Ente Italiano di Normazione (UNI) ha rilasciato gli aggiornamenti relativi alle norme UNI/TS 11300 Parte 1 (Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale), Parte 2 (Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria) e quello relativo al Rapporto Tecnico UNI/TR 11552 (Abaco delle strutture costituenti l'involucro opaco degli edifici).
Con le modifiche alle Parti 1 e 2 delle Norme UNI TS 11300, l'ENEA ha informato che dal 2 ottobre 2014 non è più possibile utilizzare il DOCET per la redazione dell'APE. Alcune mie fonti all'interno dell'ENEA mi hanno informato che l'aggiornamento del programma dovrebbe arrivare ad aprile 2015. Non voglio approfondire quest'aspetto, dico solo che è assurdo che la normativa abbia creato un simile vuoto e che, nell'attesa, i professionisti che prima utilizzavano il programma gratuito dell'ENEA si troveranno a scegliere quale software acquistare per poter proseguire il loro lavoro di certificatori energetici. Sarebbe stato più corretto che l'UNI si fosse coordinata meglio con l'ENEA per evitare questo limbo. Ma siamo in Italia e nulla dovrebbe più stupirci.
Ritornando al SEAS, questo è solo un software per eseguire audit energetici degli edifici e non per la redazione dell'APE. SEAS può essere scaricato al seguente indirizzo:
clicca qui
Vi anticipo, però, che dovrete essere molto fortunati perché la pesantezza del file e i diversi download stanno portando notevoli problematiche per scaricarlo.
© Riproduzione riservata
Il software, aggiornato alle più recenti normative tecniche del settore, serve per eseguire audit energetici degli edifici ed è destinato all'analisi di edilizia residenziale, uffici, scuole e degenze ospedaliere, svolgendo il calcolo dei fabbisogni dei vettori energetici per i servizi di riscaldamento (esclusi gli impianti a tutt'aria), la produzione di acqua calda sanitaria, l'illuminazione e così via. SEAS consente pure di svolgere l'analisi costi-benefici dei possibili interventi di retrofit energetico proposti dall'auditor.
Ciò premesso, purtroppo, è necessario segnalare che alcuni siti web di settore hanno pubblicizzato la notizia del SEAS parlando di nuovo Docet. Questo ha certamente portato molti click alla notizia in questione (un po' come alcuni editori tecnici che hanno pubblicato una vecchia bozza delle NTC parlando di anteprima, invitando a scaricarla e dicendo che era quella approvata dal CSLP, salvo poi modificare in corsa l'articolo), ma ha anche generato molta confusione nell'ambiente. Urge fare chiarezza.
DOCET è uno strumento di simulazione a bilanci mensili per la certificazione energetica degli edifici residenziali esistenti che, utilizzando la procedura di calcolo semplificata prevista dalla normativa, consente la redazione dell'attestato di prestazione energetica (APE). Il 2 ottobre 2014 l'Ente Italiano di Normazione (UNI) ha rilasciato gli aggiornamenti relativi alle norme UNI/TS 11300 Parte 1 (Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale), Parte 2 (Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria) e quello relativo al Rapporto Tecnico UNI/TR 11552 (Abaco delle strutture costituenti l'involucro opaco degli edifici).
Con le modifiche alle Parti 1 e 2 delle Norme UNI TS 11300, l'ENEA ha informato che dal 2 ottobre 2014 non è più possibile utilizzare il DOCET per la redazione dell'APE. Alcune mie fonti all'interno dell'ENEA mi hanno informato che l'aggiornamento del programma dovrebbe arrivare ad aprile 2015. Non voglio approfondire quest'aspetto, dico solo che è assurdo che la normativa abbia creato un simile vuoto e che, nell'attesa, i professionisti che prima utilizzavano il programma gratuito dell'ENEA si troveranno a scegliere quale software acquistare per poter proseguire il loro lavoro di certificatori energetici. Sarebbe stato più corretto che l'UNI si fosse coordinata meglio con l'ENEA per evitare questo limbo. Ma siamo in Italia e nulla dovrebbe più stupirci.
Ritornando al SEAS, questo è solo un software per eseguire audit energetici degli edifici e non per la redazione dell'APE. SEAS può essere scaricato al seguente indirizzo:
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Vi anticipo, però, che dovrete essere molto fortunati perché la pesantezza del file e i diversi download stanno portando notevoli problematiche per scaricarlo.
A cura di Gianluca
Oreto - @lucaoreto
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