Scontrini elettronici: La nuova guida dell’Agenzia delle Entrate
25/10/2019
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova guida fiscale
Memorizzazione elettronica e trasmissione
telematica dei corrispettivi, un utile strumento
dedicato al nuovo obbligo di certificazione dei corrispettivi che
dal 2020 manderà definitivamente in soffitta i vecchi scontrini
fiscali e le vecchie ricevute. Per i consumatori cambia poco:
riceveranno un documento che non ha valenza fiscale ma
esclusivamente commerciale.
Dopo una breve introduzione sul nuovo adempimento, a dire il vero
già scattato dal 1° luglio 2019 per coloro che nel 2018 hanno
realizzato un volume d’affari superiore a 400mila euro, l’opuscolo
descrive gli strumenti a disposizione degli operatori per
effettuare correttamente le operazioni di “memorizzazione” e
“trasmissione telematica” dei corrispettivi e spiega le
semplificazioni e i vantaggi derivanti dall’introduzione degli
scontrini elettronici.
Gli strumenti - La nuova modalità di
certificazione dei corrispettivi prevede l’impiego di strumenti
tecnologici idonei, anzitutto, a garantire inalterabilità e
sicurezza dei dati. Questi strumenti sono attualmente due: il
registratore telematico e la procedura
web “documento commerciale online”.
Il primo è quello che meglio si adatta alle attività dei
commercianti al dettaglio (bar, ristoranti, panetterie, ecc.) che
fino ad oggi hanno emesso scontrini mediante un registratore di
cassa o ricevute fiscali con una certa ripetitività. Con questo
strumento la memorizzazione dei dati dei corrispettivi e
l’emissione del documento commerciale si possono effettuare anche
in assenza di connessione alla rete internet. Basterà
connettere l’apparecchio alla rete nel momento di chiusura di cassa
e fino a quando l’operazione di trasmissione non sia avvenuta.
La procedura web gratuita dell’Agenzia delle entrate,
invece, è più indicata per gli artigiani e i lavoratori autonomi
che, al momento di effettuazione dell’operazione, hanno più tempo
per compilare il documento commerciale. Anche questi operatori,
comunque, possono scegliere di utilizzare un registratore
telematico. La procedura è presente nel portale “Fatture e
Corrispettivi” del sito dell’Agenzia ed è utilizzabile anche su
dispositivi mobili. Tuttavia, a differenza del registratore
telematico, necessita di una connessione di rete sempre attiva nel
momento della memorizzazione e generazione del documento
commerciale e, quindi, nel momento di effettuazione
dell’operazione.
I vantaggi - Per quanto riguarda
semplificazioni e vantaggi per gli operatori economici, la guida
ricorda, anzitutto, che non sarà più necessario tenere il registro
dei corrispettivi: la memorizzazione elettronica e la trasmissione
telematica dei dati sostituiscono, infatti, gli obblighi di
registrazione delle operazioni effettuate in ciascun giorno. Non
occorrerà conservare neanche le copie dei documenti commerciali
rilasciati ai clienti, come avveniva con le copie delle ricevute
fiscali.
Inoltre, per l’acquisto del registratore telematico, o per
l’adattamento del vecchio registratore di cassa, è concesso un
contributo sotto forma di credito d’imposta, pari al 50% della
spesa sostenuta, per un massimo di 250 euro in caso di acquisto e
di 50 euro in caso di adattamento.
Tra gli altri vantaggi, infine, la riduzione dei costi per la
verifica periodica del registratore telematico, rispetto a quelli
sostenuti per i tradizionali registratori di cassa, poiché si passa
da una “verificazione” annuale a una biennale. Chi, invece, usava
bollettari madre/figlia e utilizzerà la procedura web
dell’Agenzia non sosterrà più il costo di acquisto del
bollettario.
Completano la guida le indicazioni sul termine di trasmissione dei
corrispettivi e sulle sanzioni previste per chi omette di
memorizzarli e di trasmetterli o per chi effettua queste operazioni
con dati incompleti o non veritieri.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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