#ScuoleInnovative, CNAPPC: “Ora i concorsi di progettazione”
08/06/2016
“Ridare centralità alla progettazione per realizzare architetture di qualità e consentire ai professionisti, soprattutto giovani, di dare spazio alle loro idee, alle loro competenze e alla loro creatività. Per questo motivo il Consiglio Nazionale degli Architetti ha fortemente apprezzato l’iniziativa #ScuoleInnovative che rappresenta sicuramente una azione importante per la promozione del concorso di architettura. Serve, però, fare di più: promuovere i concorsi di progettazione – e non solo di idee come prevede il bando per le #ScuoleInnovative - ed affidare al vincitore del concorso tutti e tre i livelli della progettazione perché questo farebbe compiere quel vero salto di qualità al settore delle opere pubbliche del nostro Paese che assicuri finalmente ai cittadini opere utili ed anche belle”.
Queste le parole del Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Giuseppe Cappochin in occasione dell’incontro “Scuole Innovative tra architettura e pedagogia”, organizzato dall'Ordine degli Architetti di Roma e Provincia in collaborazione con la Struttura di missione della presidenza del Consiglio dei Ministri per l'Edilizia scolastica e con il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.
“Tutto ciò nella consapevolezza - ha affermato il Presidente Cappochin - che la qualità dell’architettura rappresenti l’elemento imprescindibile di tutti i processi di trasformazione del territorio ancor di più quando il promotore delle trasformazioni è un soggetto pubblico che, oltretutto, ha il compito di rappresentare un punto di riferimento anche per i soggetti privati”.
Un plauso all'iniziativa che ha coinvolto gli studenti del primo e secondo ciclo di istruzione, denominata "hackathon", con la possibilità di presentare proposte e idee progettuali riguardanti l'ideazione di spazi didattici innovativi e un premio di 35.000 euro da destinare alla realizzazione di un ambiente didattico innovativo. "Fortemente condivisibile ed apprezzabile - ha continuato il Presidente del CNAPPC - che si punti a farne dei “poli civici” aperti alla condivisione ed alla progettazione di attività da parte di tutti i cittadini, nonché punti di riferimento nei quartieri e nel territorio”.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
© Riproduzione riservata