Sicilia: 74 milioni per architettura contemporanea
15/03/2010
Rilanciare l'arte e l'architettura del nostro tempo. Un'operazione
che riguarderà le piccole e le grandi città della Sicilia,
valorizzando le professionalità all'insegna di un rinnovato gusto
per l'estetica. Questo l'obiettivo da raggiungere grazie a un
decreto firmato nei giorni scorsi dall'assessore regionale ai Beni
culturali e all’Identità siciliana, Gaetano Armao. Un provvedimento
che consente alle imprese che operano nel settore della cultura e
ai soggetti che sviluppano servizi nel campo dell'arte e
dell'architettura contemporanea di utilizzare 74 milioni di
euro.
Le risorse, che fanno capo alla programmazione 2013, erano state dirottate verso altri settori dell'amministrazione.
Siamo riusciti a recuperare queste somme - afferma Armao - che verranno utilizzate per una grande scommessa culturale sull'arte e sull'architettura contemporanea. Oggi, in Sicilia, dobbiamo fare i conti con piccole e grandi città prive di dimensione estetica.
Penso all'anonimato di certe periferie che debbono essere riqualificate”.
Bisogna avere grande rispetto - aggiunge l'assessore - per le opere artistiche e architettoniche del passato. Un azione di tutela e valorizzazione esercitata con passione e competenza dalle sovrintendenze e da chi gestisce i nostri musei e, in generale, i nostri beni culturali. Ma non va dimenticato che abbiamo anche il dovere di confrontarci con il presente e con il futuro.
Dobbiamo creare le condizioni - conclude Armao - affinché gli artisti e gli architetti del nostro tempo abbiano la possibilità di esprimere appieno il proprio estro e la propria creatività.
© Riproduzione riservata
Le risorse, che fanno capo alla programmazione 2013, erano state dirottate verso altri settori dell'amministrazione.
Siamo riusciti a recuperare queste somme - afferma Armao - che verranno utilizzate per una grande scommessa culturale sull'arte e sull'architettura contemporanea. Oggi, in Sicilia, dobbiamo fare i conti con piccole e grandi città prive di dimensione estetica.
Penso all'anonimato di certe periferie che debbono essere riqualificate”.
Bisogna avere grande rispetto - aggiunge l'assessore - per le opere artistiche e architettoniche del passato. Un azione di tutela e valorizzazione esercitata con passione e competenza dalle sovrintendenze e da chi gestisce i nostri musei e, in generale, i nostri beni culturali. Ma non va dimenticato che abbiamo anche il dovere di confrontarci con il presente e con il futuro.
Dobbiamo creare le condizioni - conclude Armao - affinché gli artisti e gli architetti del nostro tempo abbiano la possibilità di esprimere appieno il proprio estro e la propria creatività.
fonte www.asca.it
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