Sistri, avvio l'1 settembre con le grandi imprese

30/05/2011

Dopo la pubblicazione sul supplemento ordinario n. 107 alla Gazzetta Ufficiale n. 95 del 26 aprile 2011 del Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 18 febbraio 2011, n. 52 recante "Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge 1 luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102" si attendeva solo il regolare avvio del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti. Dopo le recenti proteste degli operatori del settore, è stata raggiunta lo scorso 26 maggio un'intesa tra il Ministero dell'Ambiente e le principali organizzazioni imprenditoriali Confindustria e Rete Imprese.

L'intesa, resa necessaria considerati i tempi "stretti", è stata raggiunta per rimodulare l'entrata in funzione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, recependo le esigenze evidenziate nelle ultime settimane dagli operatori del settore e ribadendo il valore del Sistri quale importante strumento di legalità e trasparenza nel delicato campo dei rifiuti.
"Abbiamo cercato e trovato una soluzione condivisa - afferma il Ministro Stefania Prestigiacomo - nel comune intento di mettere in campo un sistema capace di coniugare trasparenza, semplificazione amministrativa, tutela della legalità. Un sistema che è stato pensato per agevolare il lavoro delle imprese non certo per complicarlo. Credo che la rimodulazione in chiave di progressività dell'entrata in vigore del Sistri sarà utile a collaudare al meglio il sistema e aiuterà le aziende a prendere confidenza con le nuove procedure elettroniche".

Secondo l'intesa raggiunta il Sistri entrerà in vigore:
  • l'1 settembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano più di 500 dipendenti, per gli impianti di smaltimento, incenerimento, etc. (circa 5.000) e per i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui superiori alle 3.000 tonnellate (circa 10.000);
  • l'1 ottobre 2011 produttori di rifiuti che abbiano da 250 a 500 dipendenti e "Comuni, Enti ed Imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Regione Campania";
  • l'1 novembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano da 50 a 249 dipendenti;
  • l'1 dicembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano da 10 a 49 dipendenti e i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui fino a 3.000 tonnellate (circa 10.000);
  • l'1 gennaio 2012 per produttori di rifiuti pericolosi che abbiano fino a 10 dipendenti.

Sono inoltre previste procedure di salvaguardia in caso di rallentamenti del sistema ed una attenuazione delle sanzioni nella prima fase dell'operatività del sistema.

A cura di Ilenia Cicirello


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