Standard prestazionali degli ingegneri: CertIng prende quota
03/12/2015
Azioni, strumenti e comportamenti per garantire prestazioni di
qualità a vantaggio sia dei liberi professionisti che dei loro
committenti. E' questo l'obiettivo degli Standard
prestazionali che il Consiglio Nazionale degli Ingegneri
metterà a punto con l'aiuto di tutti gli Ordini d'Italia a cui è
stato richiesto il supporto con la circolare 1 dicembre 2015, n.
637.
Gli standard prestazionali fanno seguito alla convenzione che il CNI ha stipulato con l'UNI per la definizione di apposite procedure legate allo svolgimento della libera professione di ingegnere, che gli Ordini territoriali possono utilizzare come strumento di valutazione e verifica del livello qualitativo delle prestazioni erogate, soprattutto oggi a seguito dell'abrogazione delle tariffe professionali. Gli standard saranno definiti a seguito di un processo che comporterà l'individuazione di comparti di specializzazione sui quali implementare la sperimentazione.
Per la definizione degli standard professionali, il CNI e l'UNI hanno dato avvio al programma delle attività stabilendo le funzioni ed il ruolo di ciascun organismo, la composizione dei gruppi di lavoro, il metodo ed i contenuti del lavoro per la definizione degli standard prestazionali. La circolare n. 637/2015 ha richiamato alcuni punti essenziali tra i quali la composizione dei gruppi di lavoro e metodo di intervento. In particolare le attività di definizione degli standard prestazionali saranno svolte da gruppi di lavoro coordinati da funzionari UNI e composti da esperti nei diversi settori dell'ingegneria. Nell'ambito di ciascun gruppo di lavoro per gli standard legati all'ingegneria:
Come specificato, gli esperti dovranno provenire da ambiti diversi quali:
Il percorso sarà articolato nel seguente modo:
Per quanto concerne i contenuti degli standard prestazionali, identificato l'ambito di riferimento e la singola prestazione, il gruppo di lavoro dovrà procedere ad identificare:
I gruppi di lavoro dovranno:
E' così che la neonata CertIng interverrà sugli standard prestazionali degli Ingegneri.
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Gli standard prestazionali fanno seguito alla convenzione che il CNI ha stipulato con l'UNI per la definizione di apposite procedure legate allo svolgimento della libera professione di ingegnere, che gli Ordini territoriali possono utilizzare come strumento di valutazione e verifica del livello qualitativo delle prestazioni erogate, soprattutto oggi a seguito dell'abrogazione delle tariffe professionali. Gli standard saranno definiti a seguito di un processo che comporterà l'individuazione di comparti di specializzazione sui quali implementare la sperimentazione.
Per la definizione degli standard professionali, il CNI e l'UNI hanno dato avvio al programma delle attività stabilendo le funzioni ed il ruolo di ciascun organismo, la composizione dei gruppi di lavoro, il metodo ed i contenuti del lavoro per la definizione degli standard prestazionali. La circolare n. 637/2015 ha richiamato alcuni punti essenziali tra i quali la composizione dei gruppi di lavoro e metodo di intervento. In particolare le attività di definizione degli standard prestazionali saranno svolte da gruppi di lavoro coordinati da funzionari UNI e composti da esperti nei diversi settori dell'ingegneria. Nell'ambito di ciascun gruppo di lavoro per gli standard legati all'ingegneria:
- un funzionario UNI che avrà il compito di coordinamento;
- gli esperti, fino ad un massimo di 10 per gruppo, individuati congiuntamente dal CNI e dall'Agenzia CertIng.
Come specificato, gli esperti dovranno provenire da ambiti diversi quali:
- il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e il sistema degli Ordini provinciali;
- l'Agenzia CertIng;
- l'Università;
- Inarcassa;
- le associazioni di consumatori;
- le imprese.
Il percorso sarà articolato nel seguente modo:
- identificazione delle prassi di riferimento e delle migliori prassi in ciascun settore di specializzazione dell'ingegneria. Nell'ambito dei tre settori dell'ingegneria (civile e ambientale; industriale; dell'informazione) il CNI individuerà un primo insieme di ambiti di attività per i quali verranno definiti gli standard prestazionali. La codifica delle prestazioni degli altri comparti dell'ingegneria sarà effettuata in momenti successivi. Per questa attività il CNI si avvarrà del supporto sia degli Ordini provinciali che dell'Agenzia CertIng che, con i propri valutatori, dispone di expertise utili al processo;
- costituzione dei gruppi di lavoro, composti dai funzionari UNI e dagli esperti nel campo dell'ingegneria, individuati come precedentemente indicato;
- elaborazione degli standard prestazionali di qualità per i settori prescelti. Gli standard verranno definiti nell'arco di un anno dall'avvio delle attività.
Per quanto concerne i contenuti degli standard prestazionali, identificato l'ambito di riferimento e la singola prestazione, il gruppo di lavoro dovrà procedere ad identificare:
- l'articolazione del singolo processo, ovvero la sequenza logica e/o temporale di operazioni (fasi);
- le fasi che compongono il processo: ogni fase è autonoma e articolata in uno o più compiti;
- il compito, ovvero la singola attività di una fase.
I gruppi di lavoro dovranno:
- identificare i tempi entro cui ciascuna prestazione deve essere ragionevolmente portata a termine (data la complessità e le caratteristiche della prestazione);
- definire l'articolazione dello standard prestazionale a seconda delle modalità di organizzazione dell'attività professionale, ovvero in forma individuale, associata o societaria.
E' così che la neonata CertIng interverrà sugli standard prestazionali degli Ingegneri.
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