Superbonus 110%: come funzionerà la piattaforma per lo scambio dei crediti di imposta per Ecobonus e Sismabonus?
di Redazione tecnica - 08/07/2020
Superbonus 110%: si avvicina il 18 luglio 2020 e quindi la data ultima per la conversione in legge del D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) e si fa sempre più serrata la discussione tra tecnici e non circa le nuove detrazioni fiscali del 110% (superbonus) relative agli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus), riduzione del rischio sismico (Sismabonus), istallazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica di veicoli elettrici.
Superbonus 110%: il lavoro in Parlamento
Al momento la situazione è ferma all'emendamento approvato alla Camera dei Deputati che modifica in parte sia l'art. 119, relativo agli interventi che accedono ai superbonus - il nuovo ecobonus - il nuovo sisma bonus, che l'art. 121, che riguarda le due opzioni di sconto in fattura e cessione del credito.
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Superbonus 110%: sconto in fattura e cessione del credito
Ed è proprio su queste due opzioni che si giocherà la partita perché, pur essendo vero che i nuovi superbonus offrono una grandissima opportunità per il miglioramento energetico e strutturale degli edifici, è altrettanto certo che le nuove detrazioni sono state presentate sotto l'ombrello della parola "gratis" che tanto piace a tutti. Oggi le domande più gettonate che arrivano in redazione contengono tutte questa parola perché l'idea radicata è che si possa ristrutturare senza spendere un euro.
Superbonus 110%: come funzionerà la piattaforma per lo scambio dei crediti di imposta per Ecobonus e Sismabonus?
Su questo argomento nelle ultime settimane abbiamo assistito alle discussioni più complicate sulla impossibilità di poter avviare dei lavori senza che il contribuente esca denari dal proprio salvadanaio. E proprio su questo, il deputato del M5S Alessio Villarosa, attraverso i social, ha definito sommariamente la procedura online che dovrà essere utilizzata per la cessione del credito.
Intanto, come detto, tutto funzionerà attraverso una piattaforma online che dovrà essere utilizzata sia dal contribuente che dalle imprese che parteciperanno ai lavori. Nulla, però, si dice sull'attività progettuale che dovrà stare a monte di qualsiasi intervento. Le argomentazioni del deputato a 5 stelle partono da un preventivo chiesto alla ditta che dovrà fare i lavori, dimenticando che a monte ci sono necessariamente alcune attività di natura intellettuale di cui non si sa ancora se rientreranno nel superbonus 110% (ma probabilmente no).
Parlando, ad esempio, di ecobonus, prima di contattare la ditta per il preventivo è necessario:
- contattare un esperto di diagnosi energetica per far realizzare una analisi energetica dell'edificio, con annesso APE che determini la classe energetica di partenza e i possibili miglioramenti (attività professionale che si paga a prescindere da qualsiasi intervento si sceglierà di fare);
- verificare le possibilità di intervento che consentano il miglioramento di almeno due classi energetiche dell'edificio o, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta;
- far realizzare un progetto con annesso computo metrico (attività professionale che si paga a prescindere da qualsiasi intervento si sceglierà di fare);
- contattare una o più imprese per un preventivo;
- scegliere il preventivo e fare redigere il progetto esecutivo (attività professionale che si paga a prescindere da qualsiasi intervento si sceglierà di fare).
Fatta questa doverosa premessa, il deputato Villarosa spiega che dopo il preventivo e quindi il progetto esecutivo vero e proprio, si dovrà ottenere:
- l'asseverazione del tecnico che si è all'interno dei requisiti minimi previsti dalla norma (materiali isolanti, miglioramento di due classi,...);
- la certificazione di congruità delle spese.
Questi due documenti (il cui costo rientra tra le spese detraibili) si inseriscono all'interno della piattaforma che sarà messa a punto, unitamente al preventivo dell'azienda.
In questo modo:
- si trasferiscono direttamente i crediti d'imposta alle aziende che eseguono i lavori;
- le aziende, sempre tramite la piattaforma, nel caso non volessero utilizzare il credito di imposta, possono cedere a loro volta il credito al sistema bancario;
- il sistema bancario erogherà i crediti all'azienda che dovrà fare i lavori
Per l'ottenimento dei crediti sono previsti due stati di avanzamento lavori di almeno il 30% dell'importo complessivo.
Il deputato Villarosa ha anche affermato che il Governo sta lavorando con il sistema bancario affinché le banche si impegnino ad erogare almeno il 100% delle spese, affinché gli interventi possano essere effettuati gratis (o quasi diciamo noi).
Come sempre, ribadiamo che chi volesse accedere ai nuovi superbonus la prima cosa che deve fare è affidarsi ad un tecnico qualificato che ha un suo costo ma che certamente potrà fornire le migliori informazioni.
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A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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