Superbonus 110%: le criticità negli interpelli all'Agenzia delle Entrate
di Redazione tecnica - 06/01/2021
L'anno 2020 sarà ricordato per tanti motivi: la pandemia che ha sconvolto in mondo intero ma anche i numerosi provvedimenti normativi che hanno messo in piedi un sistema di bonus fiscali di diversa natura, tra i quali il superbonus 110%.
Gli interventi dell'Agenzia delle Entrate sul Superbonus 110%
Proprio le detrazioni fiscali del 110% messe in piedi dall'art. 119 del Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto Rilancio) sono state oggetto di numerose richieste di chiarimento con istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate.
Dal settembre 2020 ad oggi, l'Agenzia delle Entrate è stata chiamata in causa 32 volte tra risposte e risoluzioni (34 se consideriamo le ultime due pubblicate ieri), oltre ad aver pubblicato:
- due circolari - la circolare 8 agosto 2020, n. 24/E e la circolare 22 dicembre 2020, n. 30/E;
- una guida;
- due provvedimenti del direttore - il provvedimento 8 agosto 2020, prot. 283847 e il provvedimento 12 ottobre 2020, prot. 326047.
La maggior parte degli interventi tramite risposta e risoluzione, è stata generata dall'eterogeneità normativa e dal susseguirsi ravvicinato di modifiche normative. Ricordiamo, infatti, che dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Rilancio, l'impianto normativo è già stato modificato 4 volte:
- dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 di conversione del Decreto Rilancio;
- dal decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 (c.d. Decreto Agosto);
- dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126 di conversione del Decreto Agosto;
- dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178 (c.d. Legge di Bilancio 2021).
Interventi che hanno generato una crescita esponenziale degli interpelli dell'Agenzia delle Entrate.
Le criticità più ricorrenti nelle istanze di interpello all'Agenzia delle Entrate
Considerata la complessità dei quesiti, formulati dai professionisti dell'area tecnica sul superbonus (e più specificatamente dagli ingegneri), l'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale della Campania ha scritto ai presidenti degli Ordini provinciali degli ingegneri evidenziando le criticità più ricorrenti nelle istanze di interpello.
In particolare, sottolinea la Direzione Campana dell'Agenzia delle Entrate "sovente le istanze di interpello presentano impianti descrittivi generici e lacunosi, o con altri profili di inammissibilità, non di rado con quesiti di carattere squisitamente tecnico che non possono essere affrontati in sede di interpello a causa dell'assenza di valutazioni di natura giuridico-interpretativa. Ciò determina una valutazione di inammissibilità delle istanze che presentano le descritte condizioni, la cui declaratoria rappresenta spesso, nei casi in cui non è possibile rendere una risposta di merito, uno spreco di tempo e di risorse sia per l'interpellante che per le nostre strutture".
Per questo motivo, la direzione Campana dell'Agenzia delle Entrate ha predisposto un vero e proprio vademecum utile a chi deve formulare un quesito e che elenca le criticità più ricorrenti nelle istanze di interpello:
- istanze non riferibili ad un caso personale dell'interpellante;
- istanze di interpello ordinario presentate in mancanza di obiettive condizioni di incertezza;
- istanze di interpello non preventive, presentate dopo aver tenuto il comportamento fiscale disciplinato dalla norma oggetto di interpello;
- istanze di interpello con cui si chiede di risolvere un dubbio che riguarda aspetti fattuali, contabili o tecnici.
In allegato la nota inviata dalla Direzione campana dell'Agenzia delle Entrate agli Ordini provinciali degli Ingegneri.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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