Superbonus 110%: problemi e proposte della Rete delle Professioni Tecniche a Governo e Parlamento
di Redazione tecnica - 20/10/2020
Superbonus 110%: con un quadro normativo ormai definito quel che serve per poter avviare i lavori che accederanno alle detrazioni fiscali del 110% previste dal Decreto Rilancio sono dei buoni tecnici, una buona impresa e un po' di coraggio.
Superbonus 110%: quadro normativo e dubbi
Nonostante il quadro normativo si sia completato da poche settimane, il breve periodo temporale per la fruizione degli incentivi messi a punto dal Governo e i tanti dubbi tecnici e legali stanno portando a ritardare molti lavori e a chiedere a gran forza una proroga delle scadenze (si parla di 2024 e c'è chi ha addirittura chiesto di rendere queste detrazioni strutturali).
Superbonus 110%: le proposte della Rete delle Professioni Tecniche
Sull'argomento superbonus e sulla necessità di intervenire operativamente per accelerarne l'applicazione, la Rete Professioni Tecniche (RPT) ha elaborato un documento che è già presentato in audizione presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, alla presenza del Sottosegretario Alessio Villarosa, e presso la Commissione Bicamerale di vigilanza sull’anagrafe tributaria, alla presenza dell’On.le Ugo Parolo.
Il documento della RPT parte dalla considerazione che le nuove detrazioni fiscali potrebbero davvero avere un grosso impatto per il rilancio della filiera delle costruzioni poiché coinvolgeranno una platea potenziale di 12,5 milioni di nuclei familiari. Tuttavia sono stati evidenziati alcuni elementi che potrebbero ostacolarne operativamente l'applicazione e per questo sono state proposte alcune modifiche.
Superbonus 110%: il primo problema è il periodo di riferimento
Partendo dalla considerazione che gli interventi che potranno accedere all'Ecobonus e al Sismabonus potenziati del 110% richiederanno degli adempimenti non indifferenti, la prima richiesta è relativa ad una proroga del periodo temporale di riferimento che al momento è previsto per le spese sostenute dall'1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021. "Si tratta di un termine troppo breve - evidenzia la RPT - per consentire la realizzazione di interventi che richiedono, specialmente in condomini di grandi dimensioni, un tempo congruo solo per comprendere quali interventi effettuare. Per questi motivi, la RPT ha proposto di stabilire un arco temporale che arrivi almeno fino alla fine del 2025".
Superbonus 110%: il secondo problema è relativo ai requisiti
Altra seria difficoltà è rappresentata, per quanto concerne gli interventi di miglioramento energetico, dal doppio salto di classe energetica che rischia di ridurre drasticamente la platea dei proprietari interessati. "Su questo punto - rileva la RPT - occorrerebbe rendere più flessibili i criteri di accesso agli incentivi. Sussistono poi ancora diversi dubbi interpretativi delle norme contenute nel Decreto del Mise sui “Requisiti tecnici” (pubblicato sulla GU il 5 ottobre 2020)".
Superbonus 110%: il terzo problema è l'eccessivo carico di documentazione
Altro grave problema è relativo all’eccessivo carico di documentazione che famiglie e professionisti saranno chiamati a presentare. "Soltanto le asseverazioni legate ai requisiti tecnici sono almeno una trentina. La RPT ritiene che sia necessario rivedere le procedure di accesso alle misure all’insegna della semplificazione e della riduzione dei documenti da presentare".
Superbonus 110%: le proposte della RPT
La Rete delle Professioni Tecniche ha anche proposto di prevedere interventi combinati di efficientamento energetico e di verifica di vulnerabilità sismica, in modo da progettare interventi maggiormente adatti alle caratteristiche dei singoli edifici. "In questa direzione va anche la proposta di inserire gli interventi incentivati attraverso il Sismabonus in un più organico Piano Nazionale per la Prevenzione del Rischio Sismico che consenta di mettere in sicurezza le aree più esposte ad aventi catastrofici. Tra gli elementi qualificanti del Piano dovrà esserci l’introduzione del fascicolo del fabbricato redatto da un professionista tecnico iscritto ad un ordine o collegio professionale, compilato sulla base di uno schema-tipo definito da apposito Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti".
Superbonus 110%: le spese detraibili
Altra considerazione è stata fatta sulle spese detraibili. "Andrebbe inoltre introdotta, tra le attività detraibili, una azione di monitoraggio sulle strutture verticali e orizzontali propedeutica alla progettazione degli interventi di risparmio energetico al fine di evidenziare il grado di rischio sismico e di danneggiamento di ciascuna struttura su cui si interviene, tenuto conto del livello di vetustà di gran parte del patrimonio edilizio esistente".
Superbonus 110%: "ravvedimento operoso per gli errori o imprecisioni dei tecnici"
La Rete delle Professioni Tecniche, considerando la complessità dell’attività che ricade sui professionisti tecnici coinvolti, ha anche proposto di prevedere un sistema di ravvedimento operoso per le attività di progettazione, di certificazione e di attestazione nel caso che si verifichino piccole imprecisioni o errori di compilazione. "C’è poi il nodo della conformità urbanistica dell’edificio. Considerando la grande confusione che caratterizza, sul tema, gran parte del patrimonio edilizio italiano, al fine favorire la realizzazione degli interventi, la Rete ha proposto di introdurre un meccanismo di sanatoria per cui, in caso di parziale difformità dal titolo edilizio, l’accesso agli incentivi possa essere comunque consentito, a patto che l’intervento sia conforme alla disciplina urbanistica in vigore al 31 agosto 2020".
Superbonus 110%: la polizza assicurativa dei tecnici
Per quanto concerne, l'obbligo di assicurazione professionale per un massimale non inferiore ai 500mila euro "Considerando che i liberi professionisti già dispongono di una polizza per danni da responsabilità civile professionale, la RPT ritiene che questo sia un onere supplementare iniquo a loro carico e ha chiesto l’esonero per chi è già coperto".
Superbonus 110%: sistemi di qualificazione delle imprese
La Rete, infine, ha chiesto che vengano stabiliti dei criteri di qualificazione delle imprese esecutrici dei lavori e una forma di regolamentazione dei rapporti tra general contractor e professionisti tecnici, al fine di garantire il rispetto del principio dell’equo compenso. Infine, la RPT ha sottolineato la necessità di un riordino della materia attraverso un Testo Unico degli incentivi per il risparmio e l’efficientamento energetico, per gli interventi di mitigazione del rischio sismico e per il rifacimento delle facciate e l’istituzione di un Comitato di Coordinamento, anche con funzioni di supporto al legislatore, in grado di predisporre pareri, linee guida e risposte, in ambito tecnico, in materia di Ecobonus e Sismabonus, portando ad unità le attività informative attualmente svolte da soggetti differenti (Agenzia delle Entrate, Enea e Mise ed ulteriori attori).
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A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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