Terremoto centro Italia, inizia perimetrazione centri storici
26/05/2017
Definiti criteri, indirizzi e modalità per la perimetrazione dei centri e nuclei di particolare interesse che risultano maggiormente colpiti dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016.
È stata, infatti, firmata dal Commissario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016, Vasco Errani, l'Ordinanza 23 maggio 2017, n. 25 recante "Criteri per la perimetrazione dei centri e nuclei di particolare interesse che risultano maggiormente colpiti dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016" che individua parametri e regole del percorso di pianificazione urbanistica per ricostruire i centri devastati dalle scosse sismiche.
L'ordinanza è composta da 6 articoli e 6 allegati:
- Articolo 1 - Ambito di applicazione
- Articolo 2 - Criteri e indirizzi della perimetrazione
- Articolo 3 - Modalità e procedimento di perimetrazione
- Articolo 4 - Approvazione della perimetrazione
- Articolo 5 - Pianificazione urbanistica attuativa
- Articolo 6 - Efficacia
- Allegato 1 - Criteri per la perimetrazione dei centri e nuclei di particolare interesse o parti di essi da sottoporre a strumenti attuativi
- Allegato A - Cartografie di base e dati georeferenziati
- Allegato B1 - Presenza di beni culturali, naturali, paesaggistici e di pregio
- Allegato B2 - Livelli di danno causati dal sisma del 24 agosto 2016 e seguenti
- Allegato B3 - Condizioni di pericolosità urbana e territoriale
- Allegato 2 - Perimetrazione centri e nuclei di particolare interesse maggiormente colpiti
La classificazione dei nuclei di particolare interesse, così come la gravità del danneggiamento subito, viene determinata in base a specifici criteri elaborati dal Comitato tecnico scientifico che supporta le decisioni tecniche del Commissario. Gli uffici speciali regionali di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, entro 29 giorni a partire da oggi, procedono all’individuazione e perimetrazione dei centri, “previa acquisizione delle indicazioni del Comune interessato”. “I margini del perimetro possono includere, oltre al patrimonio edilizio da ricostruire o recuperare, le necessarie opere di urbanizzazione primaria e secondaria ed aree ad uso pubblico”.
Spetta al presidente di Regione, vice commissario, l’approvazione con decreto dello schema di atto di perimetrazione che lo invia al Commissario straordinario per il coordinamento delle azioni successive.
Entro 150 giorni, i Comuni predispongono i piani attuativi, previo coinvolgimento delle popolazioni interessate ed eventualmente con il supporto degli uffici speciali regionali. In seguito (come stabilito dai commi 4 e 5 articolo 11 legge 189/2016) le Amministrazioni comunali adottano i piani e, acquisito il parere vincolante della Conferenza permanente, li approvano in via definitiva.
“Fino all’approvazione dei piani attuativi, non è autorizzata la realizzazione di alcun intervento diretto su edifici, aggregati o infrastrutture all’interno del perimetro”, fermo restando che nelle aree esterne alla perimetrazione si possono già effettuare sia gli interventi di ripristino e adeguamento sismico, sia quelli di ricostruzione.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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