Tessera Professionale Europea: approvato il decreto per il riconoscimento delle qualifiche professionali
22/01/2016
Nonostante sia scaduto il 18 gennaio 2016 il termine, il Governo ha approvato un decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2013/55/UE recante modifica della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali e del Regolamento (UE) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno (“Regolamento IMI”).
Ricordiamo che la Direttiva prevede l'introduzione della tessera professionale europea (EPC) con lo scopo di favorire la mobilità temporanea e il riconoscimento ai sensi del sistema di riconoscimento automatico nonché per promuovere un processo semplificato di riconoscimento in base al sistema generale (leggi articolo).
Il decreto, che sarà immediatamente applicabile, introduce, in linea con la direttiva, alcune importanti novità come:
- la “tessera professionale” che favorisce la libera circolazione dei professionisti e rafforza il mercato interno;
- un meccanismo di allerta per segnalare i professionisti nel campo della salute e dell’istruzione dei minori colpiti da una sanzione disciplinare o penale che abbia incidenza sull’esercizio della professione;
- la possibilità, a determinate condizioni, di ottenere un accesso parziale alla professione;
- la possibilità di ottenere il riconoscimento del tirocinio professionale effettuato in parte all’estero.
E' utile ricordare che al momento la tessera riguarda solo cinque professioni (infermiere, farmacista, fisioterapista, guida alpina e agente immobiliare) ma in futuro potrà essere estesa dalla Commissione anche ad altre professioni.
Il commento di Confedertecnica
"Un passo avanti e uno indietro". Questo il commento del presidente di Confedertecnica, Calogero Lo Castro. "Peccato che nel recepire la direttiva europea, Palazzo Chigi abbia dato priorità ad altri comparti, dimenticando per l'ennesima volta le legittime aspirazioni dei professionisti tecnici".
"Così come da tempo richiesto da Confedertecnica, i professionsti tecnici vorrebbero usufruire di un riconoscimento che omologhi automaticamente i professionisti tecnici italiani a quelli degli altri Stati membri dell'Unione Europea", prosegue Lo Castro. "Sarebbe una misura attesa e particolarmente valida non solo per consentire ai nostri professionisti tecnici, da sempre tra i più brillanti in Europa, di confrontarsi con realtà internazionali come singoli studi professionali, ma anche di associarsi a studi europei per concorrere, ad esempio, a bandi europei o a concorsi in europrogettazione".
"Sostenere il riconoscimento dei professionisti è importante, ma è prioritario che il Governo affronti soluzioni che restituiscano lavoro ai professionisti tecnici", conclude Lo Castro.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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