Toscana: è legge il testo sulle professioni, via libera alla proposta da parte del consiglio regionale
14/01/2009
Prestiti per tirocinanti fino a trent´anni e per giovani
professionisti fino a quaranta, garantiti da un fondo di rotazione
da un milione di euro che servirà a garantire i finanziamenti
concessi dal pool di banche che hanno aderito al protocollo
regionale. La proposta di legge della giunta sulle professioni è
legge. L´ha approvata il Consiglio regionale oggi nell´ultima
seduta dell´anno e grazie all´immediata eseguibilità accordata
dall´aula non saranno persi i finanziamenti stanziati per il
2008.
«Ci sono figli e figli di famiglie in difficoltà che cercano il riscatto attraverso la mobilità, ma a cui mancano le risorse e lo start-up per aprire ad esempio uno studio. Viviamo in una società troppo ingessata, dove invece c´è bisogno di maggiore mobilità e dinamicità» ha commentato l´assessore alle riforme istituzionali e alle riforme Agostino Fragai. La legge toscana - una legge innovativa anche per come è stata scritta, in modo partecipato riunendo a Collesalvetti a maggio, in un´intensa giornata di lavoro, oltre 120 rappresentanti toscani di ordini ed associazioni - non prevede peraltro solo prestiti a tirocinanti e giovani professionisti: centinaia i possibili beneficiari. Dà vita infatti a una commissione regionale, dove ordini ed associazioni esprimeranno il loro parere sui provvedimenti che interessano le professioni intellettuali e dove potranno avanzare anche proposte alla Regione. E crea una struttura multidisciplinare pensata come raccordo e cabina di regia per la formazione, a servizio dei professionisti ma anche degli utenti. In virtù di un emendamento presentato dall´opposizione sarà istituita inoltre presso la Regione una camera di conciliazione per controversie che si possano aprire tra professionisti e enti pubblici: un´alternativa al tribunale amministrativo.
La parte più innovativa della legge rimane comunque i prestiti a tirocinanti e giovani professionisti. Il prestito d´onore per i giovani e le donne professioniste che svolgono il tirocinio o il periodo di pratica potrà essere concesso ai professionisti che non hanno più di trent´anni e servirà a finanziare l´acquisto di strumenti informatici o la partecipazione a corsi e iniziative di formazione. L´aiuto ai professionisti che stanno mettendo su un proprio studio interesserà invece i professionisti fino a quarant´anni. I finanziamenti potranno coprire spese per l´avvio di nuovi studi: priorità avranno quelli associati e intersettoriali.
I contributi potranno interessare anche progetti per l´acquisto di strutture informatiche, investimenti in nuove tecnologie o sulla sicurezza dei locali.
«Le modalità di concessione dei prestiti a tirocinanti e professionisti saranno affidate al regolamento che seguirà alla legge – ricorda l´assessore – L´ipotesi è quella di prestiti d´onore per tirocinanti fino a 3 mila euro, restituibili in quattro anni senza interessi, e di 6-7 mila per i giovani professionisti che devono avviare uno studio, meglio se associato».
© Riproduzione riservata
«Ci sono figli e figli di famiglie in difficoltà che cercano il riscatto attraverso la mobilità, ma a cui mancano le risorse e lo start-up per aprire ad esempio uno studio. Viviamo in una società troppo ingessata, dove invece c´è bisogno di maggiore mobilità e dinamicità» ha commentato l´assessore alle riforme istituzionali e alle riforme Agostino Fragai. La legge toscana - una legge innovativa anche per come è stata scritta, in modo partecipato riunendo a Collesalvetti a maggio, in un´intensa giornata di lavoro, oltre 120 rappresentanti toscani di ordini ed associazioni - non prevede peraltro solo prestiti a tirocinanti e giovani professionisti: centinaia i possibili beneficiari. Dà vita infatti a una commissione regionale, dove ordini ed associazioni esprimeranno il loro parere sui provvedimenti che interessano le professioni intellettuali e dove potranno avanzare anche proposte alla Regione. E crea una struttura multidisciplinare pensata come raccordo e cabina di regia per la formazione, a servizio dei professionisti ma anche degli utenti. In virtù di un emendamento presentato dall´opposizione sarà istituita inoltre presso la Regione una camera di conciliazione per controversie che si possano aprire tra professionisti e enti pubblici: un´alternativa al tribunale amministrativo.
La parte più innovativa della legge rimane comunque i prestiti a tirocinanti e giovani professionisti. Il prestito d´onore per i giovani e le donne professioniste che svolgono il tirocinio o il periodo di pratica potrà essere concesso ai professionisti che non hanno più di trent´anni e servirà a finanziare l´acquisto di strumenti informatici o la partecipazione a corsi e iniziative di formazione. L´aiuto ai professionisti che stanno mettendo su un proprio studio interesserà invece i professionisti fino a quarant´anni. I finanziamenti potranno coprire spese per l´avvio di nuovi studi: priorità avranno quelli associati e intersettoriali.
I contributi potranno interessare anche progetti per l´acquisto di strutture informatiche, investimenti in nuove tecnologie o sulla sicurezza dei locali.
«Le modalità di concessione dei prestiti a tirocinanti e professionisti saranno affidate al regolamento che seguirà alla legge – ricorda l´assessore – L´ipotesi è quella di prestiti d´onore per tirocinanti fino a 3 mila euro, restituibili in quattro anni senza interessi, e di 6-7 mila per i giovani professionisti che devono avviare uno studio, meglio se associato».
Comunicato Stampa
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