Toscana: modifiche alla legge sui controlli agli impianti termici
15/03/2017
Sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana n. 9 del 10 marzo 2017 è stata pubblicata la Legge regionale 6 marzo 2017, n. 8 recante “Disposizioni transitorie in materia di controlli sugli impianti termici. Modifiche alla l.r. 87/2009 e alla l.r. 85/2016”.
Si tratta di una nuova legge sul controllo degli impianti
termici, in particolare per quelli nel Comune di
Grosseto. Il testo contiene infatti una deroga per
consentire all’amministrazione di svolgere il controllo per
tutto il 2017.
Le funzioni di verifica sugli impianti dei Comuni con popolazione
superiore ai 40mila abitanti e la certificazione di prestazione
energetica degli edifici, sono state assegnate alla Regione con la
recente legge regionale 85/2016 volta a realizzare un processo di
razionalizzazione delle società energetiche ex provinciali e
comunali, i cui compiti ed il cui personale viene assorbito da
un unico organismo regionale, la Arrr
spa (Agenzia regionale recupero risorse). Il territorio di
Grosseto era rimasto fuori dal processo in quanto il controllo
avveniva non attraverso un’agenzia di riferimento ma direttamente
da parte del Comune. La disposizione transitoria ha quindi lo scopo
di consentire all’amministrazione di proseguire l’attività di
controllo sugli impianti termici per tutto il 2017.
La nuova legge contiene, inoltre, una modifica alla legge
regionale 87/2009 (Trasformazione della società in house Arrr), per
eliminare il limite dell’esclusività dell’oggetto sociale.
L’articolo 16, comma 3, del d.lgs.175/2015 consente infatti alle
società in house di svolgere una ulteriore attività con soggetti
terzi, purché tale attività non ecceda il 20 per cento del
fatturato.
“L’approvazione di questa deroga transitoria a favore del
Comune di Grosseto è la classica eccezione che conferma la
regola” ha detto il presidente della commissione Ambiente
Stefano Baccelli. “È
opportuno procedere ad una omogenizzazione sul territorio regionale
del servizio di controllo caldaie e di certificazione energetica
degli edifici per migliorarne l’efficienza e conseguentemente la
qualità dell’aria e la sicurezza dei cittadini, facendo però
attenzione alle peculiarità di ogni territorio”.
“Esempio - ha concluso - di una Regione che cerca di
razionalizzare e realizzare economie di scala non a discapito delle
esigenze delle singole comunità”.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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