Toscana: rinnovabili e riqualificazioni energetiche, garanzie gratuite sui prestiti
29/05/2014
La Regione negli ultimi due mesi
ha aiutato i cittadini a fare due conti e capire come
risparmiare soldi e energia rendendo la propria casa più
efficiente. Lo ha fatto in collaborazione con gli ordini di
geometri, ingegneri ed architetti, offrendo
una prima valutazione gratuita sugli interventi da
realizzare.
Grazie agli incentivi statali la spesa può infatti essere velocemente ammortizzata. Adesso arriva la seconda fase, con le garanzie che aiuteranno ad accedere ad un prestito chi i lavori li vuol fare ma ha bisogno di un aiuto da parte delle banche. Garanzie che la Regione Toscana offrirà gratuitamente a cittadini ma anche a imprese, a persone fisiche e persone giuridiche, a chiunque decida di riqualificare energeticamente un immobile o installare impianti alimentati da fonti rinnovabili. Il che renderà appunto più facile ottenere un finanziamento.
La giunta ha dato l'ultimo via libera al fondo di garanzia lunedì, dopo l'approvazione da parte della commissione consiliare. La delibera è stata portata dall'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini. La campagna sulle riqualificazione energetica era stata invece presentata a marzo dall'assessore alla presidenza Vittorio Bugli. A questo punto manca solo da scegliere chi gestirà il fondo. Questione di qualche settimana e poi, entro l'estate, sarà operativo.
Per garantire i prestiti concessi dalle banche la Regione ha stanziato 3 milioni di euro di risorse tutte regionali. Metà saranno destinate alle garanzie dei privati cittadini: 100 mila euro l'importo massimo garantibile per ogni singolo beneficiario. L'altro milione e mezzo (per prestiti fino a 250 mila euro) sarà utilizzato invece per le piccole e medie imprese, gli enti locali, le aziende sanitarie e ospedaliere ma anche le associazioni che svolgono attività assistenziali, ricreative, culturali o sportive. I prestiti dovranno durare almeno 5 anni fino ad un massimo di 10 o 25.
Fondo a sportello - Il consiglio è presentare la domanda il prima possibile, appena uscirà il bando. In questo modo si avranno maggiori chance di ottenere le garanzie. Il fondo funzionerà infatti 'a sportello' e non con una graduatoria: conta quando sarà presentata la dichiarazione. Un modo peraltro che semplificherà anche l'accesso.
Per cosa varranno le garanzie - Sono garantibili i finanziamenti richiesti per realizzare progetti di investimento per la riqualificazione energetica degli edifici e progetti di installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, anche successivi alla rimozione di elementi in cemento-amianto dalle coperture . Vale per gli edifici pubblici come quelli privati, per i capannoni industriali o le aree a terra pubbliche o private che non siano terreni agricoli.
Oltre che per interventi di coibentazione e riduzione dei consumi energetici si potrà fare richiesta al fondo per impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, impianti solari fotovoltaici di potenza di picco compresa tra 1 e 100 kW, impianti eolici fino a 100 kW, impianti di riscaldamento, cogenerazione e trigenerazione a biomassa di potenza nominale non superiore a 1000 kW termici e 350 kW elettrici (solo se alimentati da biomasse da filiera corta), impianti mini-idroelettrici fino a 100 kW, impianti per l'utilizzo diretto del calore geotermico mediante pompe di calore anche senza prelievo di fluido, impianti di illuminazione pubblica che utilizzano tecnologie ad alta efficienza, lampade a risparmio energetico, sistemi di alimentazione elettronica con telecontrollo e telegestione o lampioni fotovoltaici, impianti centralizzati anche di tipo cogenerativo alimentati a gas naturale fino a 500 kW termici e 250 kW elettrici e impianti e reti di teleriscaldamento a servizio di utenze pubbliche e private.
Esclusi i pannelli fotovoltaici a terra - Gli impianti dovranno prevedere la riduzione dei consumi di energia o la produzione di energia rinnovabile. L'unico paletto è che l'intervento dovrà essere anche di pregio ambientale. Non saranno ammessi progetti di impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli: varanno invece le garanzie per pannelli installati sui tetti di edifici e capannoni dove sono state rimosse coperture di cemento-amianto.
© Riproduzione riservata
Grazie agli incentivi statali la spesa può infatti essere velocemente ammortizzata. Adesso arriva la seconda fase, con le garanzie che aiuteranno ad accedere ad un prestito chi i lavori li vuol fare ma ha bisogno di un aiuto da parte delle banche. Garanzie che la Regione Toscana offrirà gratuitamente a cittadini ma anche a imprese, a persone fisiche e persone giuridiche, a chiunque decida di riqualificare energeticamente un immobile o installare impianti alimentati da fonti rinnovabili. Il che renderà appunto più facile ottenere un finanziamento.
La giunta ha dato l'ultimo via libera al fondo di garanzia lunedì, dopo l'approvazione da parte della commissione consiliare. La delibera è stata portata dall'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini. La campagna sulle riqualificazione energetica era stata invece presentata a marzo dall'assessore alla presidenza Vittorio Bugli. A questo punto manca solo da scegliere chi gestirà il fondo. Questione di qualche settimana e poi, entro l'estate, sarà operativo.
Per garantire i prestiti concessi dalle banche la Regione ha stanziato 3 milioni di euro di risorse tutte regionali. Metà saranno destinate alle garanzie dei privati cittadini: 100 mila euro l'importo massimo garantibile per ogni singolo beneficiario. L'altro milione e mezzo (per prestiti fino a 250 mila euro) sarà utilizzato invece per le piccole e medie imprese, gli enti locali, le aziende sanitarie e ospedaliere ma anche le associazioni che svolgono attività assistenziali, ricreative, culturali o sportive. I prestiti dovranno durare almeno 5 anni fino ad un massimo di 10 o 25.
Fondo a sportello - Il consiglio è presentare la domanda il prima possibile, appena uscirà il bando. In questo modo si avranno maggiori chance di ottenere le garanzie. Il fondo funzionerà infatti 'a sportello' e non con una graduatoria: conta quando sarà presentata la dichiarazione. Un modo peraltro che semplificherà anche l'accesso.
Per cosa varranno le garanzie - Sono garantibili i finanziamenti richiesti per realizzare progetti di investimento per la riqualificazione energetica degli edifici e progetti di installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, anche successivi alla rimozione di elementi in cemento-amianto dalle coperture . Vale per gli edifici pubblici come quelli privati, per i capannoni industriali o le aree a terra pubbliche o private che non siano terreni agricoli.
Oltre che per interventi di coibentazione e riduzione dei consumi energetici si potrà fare richiesta al fondo per impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, impianti solari fotovoltaici di potenza di picco compresa tra 1 e 100 kW, impianti eolici fino a 100 kW, impianti di riscaldamento, cogenerazione e trigenerazione a biomassa di potenza nominale non superiore a 1000 kW termici e 350 kW elettrici (solo se alimentati da biomasse da filiera corta), impianti mini-idroelettrici fino a 100 kW, impianti per l'utilizzo diretto del calore geotermico mediante pompe di calore anche senza prelievo di fluido, impianti di illuminazione pubblica che utilizzano tecnologie ad alta efficienza, lampade a risparmio energetico, sistemi di alimentazione elettronica con telecontrollo e telegestione o lampioni fotovoltaici, impianti centralizzati anche di tipo cogenerativo alimentati a gas naturale fino a 500 kW termici e 250 kW elettrici e impianti e reti di teleriscaldamento a servizio di utenze pubbliche e private.
Esclusi i pannelli fotovoltaici a terra - Gli impianti dovranno prevedere la riduzione dei consumi di energia o la produzione di energia rinnovabile. L'unico paletto è che l'intervento dovrà essere anche di pregio ambientale. Non saranno ammessi progetti di impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli: varanno invece le garanzie per pannelli installati sui tetti di edifici e capannoni dove sono state rimosse coperture di cemento-amianto.
a cura di www.regione.toscana.it
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