Toscana, stanziati 8 milioni per l'area industriale di Piombino
22/06/2017
Otto milioni per la riqualificazione dell'area industriale di Colmata nel comune di Piombino. Li ha stanziati la Giunta regionale toscana approvando una delibera presentata dall'assessore regionale alle attività produttive, Stefano Ciuoffo.
"Si tratta – come spiega lo stesso assessore Ciuoffo - di tre interventi. Con il primo, per un importo di 5 milioni di euro, finanziamo il secondo stralcio funzionale delle opere di urbanizzazione. Trecentomila euro rappresentano invece il contributo regionale per gli interventi di adeguamento della viabilità di collegamento, ovvero il sovrappasso ferroviario, tra l'area produttiva di Colmata e quella del Gagno, mentre il contributo regionale agli interventi di adeguamento e potenziamento delle reti e degli impianti tecnologici del servizio idrico integrato nel tratto compreso tra Montegemoli e Terre Rosse è di 2,7 milioni di euro. Complessivamente si tratta di un impegno ingente di riqualificazione dell'intera area produttiva piombinese che, ne siamo certi, avrà positive ricadute sulla qualità della presenza e sulle attività delle imprese presenti in quella che diventerà davvero un'area produttiva ecologicamente attrezzata".
Si tratta di un intervento complesso che per l'ambito produttivo di Colmata prevede tempi di attuazione di 10 anni nel corso dei quali quest'area diventerà il nuovo comparto produttivo di Piombino.
La delibera regionale prevede che i contributi stanziati siano erogati per il 10% nel corso di quest'anno in seguito alla presentazione da parte del Comune della progettazione esecutiva delle opere previste, per un massimo di 5,6 milioni di euro nel 2018 in seguito all'aggiudicazione dei lavori e secondo gli stati di avanzamento dei medesimi e per un massimo di 1,6 milioni di euro nel corso del 2019, a saldo.
Da parte sua il Comune di Piombino dovrà presentare i progetti esecutivi dei tre interventi entro la fine del mese di agosto prossimo e i lavori dovranno essere conclusi e rendicontati entro la fine del 2018, garantendo la funzionalità degli interventi, pena la revoca del contributo, per almeno 10 anni dalla data di entrata in funzione.
A cura di Ufficio Stampa Regione Toscana
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