Trattamento acque destinate al consumo umano: Linee guida

28/05/2015

Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, sentiti rappresentanti dei settori produttivi, hanno, recentemente, elaborato le linee guida sui dispositivi di trattamento delle acque destinate al consumo umano ai sensi del DM 7 febbraio 2012, n. 25, finalizzate alla “descrizione dei trattamenti per le acque destinate al consumo umano conosciuti a livello nazionale”, per fornire elementi di informazione ai consumatori sulle tecniche e i sistemi di trattamento, tenendo anche conto del quadro generale della qualità delle acque destinate al consumo umano in Italia.

Le linee guida sono state elaborate al fine di contribuire a garantire un’adeguata informazione diretta principalmente ai consumatori sulla valutazione dell’eventuale adozione di apparecchiature di trattamento di acque destinate al consumo umano, supportando le scelte sulla base di evidenze tecnico-scientifiche aggiornate. Le linee guida intendono potenziare e armonizzare la qualità dei contenuti informativi e pubblicitari in adempimento agli obblighi previsti dal DM 25/2012, o dalle parti del decreto applicabili alle diverse fattispecie di trattamenti delle acque commercializzati, con particolare riguardo ai dettami del Codice del Consumo. L’applicazione dei criteri raccomandati nel documento può consentire l’elaborazione da parte degli operatori del mercato di contenuti informativi esaustivi e fruibili, e rafforzare e armonizzare le azioni di sorveglianza, anche per isolare eventuali pratiche commerciali scorrette nel settore.

Le linee guida individuano due aree tematiche principali, tra loro strettamente connesse:
  • Area rivolta principalmente ai consumatori (Capitolo 2, Raccomandazioni per il consumatore);
  • Area più specificamente indirizzata ai settori produttivi e al commercio dei prodotti (Capitoli 3-5); in particolare il Capitolo 4 è dedicato ai problemi di installazione, gestione e manutenzione, mentre il Capitolo 5 affronta il duplice aspetto della pubblicità delle apparecchiature sia quella eventualmente ingannevole (in particolare se nutrizionale) sia, al contrario, quella che deve essere data al consumatore per aumentarne la conoscenza e consapevolezza.

Come orientamento al consumatore sono forniti elementi utili per definire le eventuali necessità associate al trattamento dell’acqua - quali utilità oggettive (es. risparmio energetico) e/o preferenze soggettive (es. caratteristiche organolettiche delle acque consumate), - a supporto di una valutazione della possibile installazione di un sistema di trattamento. In tal senso è evidenziata la tipologia e qualità dell’informazione che, in virtù di precisi dettami normativi, il consumatore ha il diritto di ricevere rispetto ad ogni specifico sistema di trattamento, anche relativamente ad eventuali indicazioni sulla salute che, ai sensi del Regolamento (CE) 1924/2006, devono risultare veritiere, chiare, affidabili e utili ai consumatori.

A cura di Gabriele Bivona


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