Ultime notizie Coronavirus: l'Ordinanza del Veneto sulla didattica
di Redazione tecnica - 05/01/2021
Nella Regione Veneto la didattica in presenza negli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado, statali e paritari, e nelle Scuole di istruzione e formazione professionale non sarà riavviata dal 7 gennaio 2021 ma dall’1 febbraio 2021 e sarà sostituita nel citato periodo dal 7 al 31 gennaio con la didattica digitale integrata in modo da assicurare il ricorso alla stessa per il 100% della popolazione studentesca.
Ordinanza Regione Veneto 04/01/2021, n. 2
È quello che si legge nell’Ordinanza 4 gennaio 2021, n. 2 firmata dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e pubblicata sul Bollettino della Regione Veneto 4 gennaio 2021, n. 2.
Linee di indirizzo
All’Ordinanza sono, anche, allegate le “Linee di indirizzo per la Gestione dei contatti di casi di COVID-19 all’interno delle scuole e dei servizi per l’infanzia”.
Situazione pandemica da non sottovalutare
In merito alla pandemia da Covid-19 il Presidente Zaia ha precisato che «La situazione non va sottovalutata. In Veneto siamo atipici perché la curva non cresce e non cala dopo 20 giorni di restrizioni. Sappiamo anche che la mutazione inglese del virus è presente anche nella nostra regione ed è molto più contagiosa. Ma chi conosce la situazione dettagliata di tutte le regioni è l'Istituto superiore della sanità ed il Comitato tecnico scientifico. Quindi come Regioni abbiamo chiesto al Governo di prendere delle decisioni che siano incontrovertibili, secondo scienza e coscienza. E quindi che non ci siano più quelle discussioni a cui abbiamo assistito per settimane».
Ripresa dell’attività didattica in presenza
Riferendosi, poi, alla ripresa della didattica in presenza per il 50% della popolazione scolastica, il Presidente Zaia ha preannunciato che l’attività didattica in presenza non riprenderà il 7 gennaio 2021, dichiarando che «Vista la situazione epidemiologica e le previsioni del Ministero della salute, non ci sembra prudente riprendere con le lezioni in presenza nelle scuole superiori. Quindi a gennaio la didattica a distanza sarà ancora al 100%. È un sacrificio che non è legato ai trasporti. Noi siamo pronti per garantire trasporti pubblici con una didattica in presenza al 75%. Il problema in questo momento non è non avere i pullman, il problema sono gli assembramenti».
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A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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