Utilizzo del contante: nuovo tetto a 1.000 euro
18/10/2019
Con l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri n. 9 del 15 ottobre 2019 del decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili, l'Italia torna al 2011 in quanto a tetto per l'utilizzo del contante.
Tra le misure previste, in cui risulta chiara l'intenzione del Governo di inasprire la lotta all'evasione fiscale, l'art. 19 prevede una modifica all'articolo 49 (Limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore), commi 1 e 3, del decreto legislativo 21 novembre 2007 n. 231 (Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione), con la sostituzione delle parole “3.000 euro” con “1.000 euro”.
Ricordiamo che la storia del tetto all'utilizzo del contante inizia in Italia nel 1991 quando l'allora Governo Andreotti ha previsto un limite a 20.000.000 di lire (10.329,14 euro). Tetto che nei successivi 28 anni è stato modificato 7 volte:
Tetto all'utilizzo del
contante
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Anno | Norma | Governo |
Euro
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Lira
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1991 | D.L. n. 143/1991 | Andreotti |
10.329,14
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20.000.000,00
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2002 | D.M. 17/10/2002 | Berlusconi |
12.500,00
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2007 | D.Lgs. N. 231/2007 | Prodi |
5.000,00
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2008 | D.L. n. 112/200/ | Berlusconi |
12.500,00
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2010 | D.L. n. 78/2010 | Berlusconi |
5.000,00
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2011 | D.L. n. 138/2011 | Berlusconi |
2.500,00
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2011 | D.L. n. 201/2001 | Monti |
1.000,00
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2016 | Legge n. 208/2015 | Renzi |
3.000,00
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A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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