VERSO UNA SOSPENSIONE ?
08/06/2006
Le norme in materia ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/2006,
entrate in vigore il 29 aprile scorso ed in riferimento alle quali
sono stati già pubblicati diciotto decreti attuativi vanno forse
verso una sospensione.
Il ministro dell' Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha incontrato una delegazione di assessori regionali ed ha assicurato la predisposizione di un provvedimento atto a "sospendere le ricadute immediate".
Inizialmente Alfonso Pecoraro Scanio aveva manifestato la decisa volontà di cancellare il provvedimento, ma dopo la netta opposizione di Confindustria, ora l’obiettivo di è spostato sull’ipotesi di specifici provvedimenti di sospensione in attesa di ulteriori revisioni.
Molte Regioni e Province hanno deciso di impugnare il Decreto Legislativo di fronte alla Corte Costituzionale e la Consulta esaminerà, il 21 giugno prossimo, la richiesta di sospensione presentata dalla Regione Emilia Romagna.
Il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani ha dichiarato: " Siamo costretti ad accedere ancora una volta alla Corte Costituzionale perché di fatto non è stato possibile avviare un confronto effettivo su temi così delicati per l’assetto del territorio".
Le contestazioni della Regione sono molteplici ed, in particolare, fanno riferimento:
© Riproduzione riservata
Il ministro dell' Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha incontrato una delegazione di assessori regionali ed ha assicurato la predisposizione di un provvedimento atto a "sospendere le ricadute immediate".
Inizialmente Alfonso Pecoraro Scanio aveva manifestato la decisa volontà di cancellare il provvedimento, ma dopo la netta opposizione di Confindustria, ora l’obiettivo di è spostato sull’ipotesi di specifici provvedimenti di sospensione in attesa di ulteriori revisioni.
Molte Regioni e Province hanno deciso di impugnare il Decreto Legislativo di fronte alla Corte Costituzionale e la Consulta esaminerà, il 21 giugno prossimo, la richiesta di sospensione presentata dalla Regione Emilia Romagna.
Il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani ha dichiarato: " Siamo costretti ad accedere ancora una volta alla Corte Costituzionale perché di fatto non è stato possibile avviare un confronto effettivo su temi così delicati per l’assetto del territorio".
Le contestazioni della Regione sono molteplici ed, in particolare, fanno riferimento:
- agli assetti delle Autorità di Bacino;
- alle tariffe del servizio idrico integrato e del servizio fognatura e depurazione;
- agli scarichi delle imprese agricole;
- alla gestione delle terre e rocce di scavo;
- alle procedure per la gestione dei rifiuti.
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