Valutatori immobiliari solo se in regola con la formazione continua, l'assicurazione professionale e l'iscrizione all'ordine

17/02/2016

Iscrizione ad uno specifico albo dei professionisti qualificati per svolgere l'attività di valutazione immobiliare e permanenza nello stesso solo se in regola agli obblighi relativi alla formazione continua, all'assicurazione professionale e al versamento delle quote contributive agli Ordini.

È questa la proposta della Rete delle Professioni Tecniche (RPT) in riferimento alla Direttiva 2014/17/UE (c.d. "Direttiva Mutui") che il Governo dovrà recepire in Italia entro il 21 marzo 2016 definendo un quadro comune delle disposizioni relative ai contratti di credito concernenti beni immobili residenziali.

La proposta della RPT è stata riportata nella circolare del Consiglio Nazionale Ingegnere n. 672 del 10 febbraio 2016 recante "Osservazioni in merito al recepimento della Direttiva 2014/17/UE ("Mutui'') e intesa fra ABI e Rete delle Professioni Tecniche in merito alle competenze professionali dei valutatori immobiliari" che fa il punto della situazione e riporta alcune proposte.

Il valutatore immobiliare

Lo scopo della direttiva comunitaria è quello di valorizzare la professionalità del valutatore immobiliare che negli ultimi anni ha assunto un ruolo crescente in considerazione della centralità acquisita dai beni immobili nella determinazione delle garanzie a tutela dei crediti bancari.

Proprio per questo motivo, la direttiva europea ha evidenziato l'importanza di garantire la corretta valutazione del bene immobile prima della conclusione del contratto di credito, evidenziando la necessità di ricorrere a standard affidabili di valutazione, riconosciuti a livello internazionale. Viene, quindi, richiesto che:

  • i valutatori immobiliari siano competenti sotto il profilo professionale e sufficientemente indipendenti dal processo di sottoscrizione del credito, in modo da poter fornire una valutazione imparziale ed obiettiva;
  • tutte le relazioni di valutazione siano redatte con competenza e diligenza professionali;
  • i valutatori rispondano a determinati requisiti in materia di qualifiche professionali.

Nell'attesa dei provvedimenti legislativi che recepiscano la direttiva europea, sono state elaborate da parte delle linee guida, come atto di autoregolamentazione sulla materia, per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie. Le linee guida, frutto del lavoro di ABI, Assovib, Collegio nazionale degli agrotecnici, Collegio nazionale dei periti agrari, Consiglio dell'Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, Consiglio nazionale degli architetti pianificatori paesaggisti conservatori, Consiglio nazionale degli ingegneri, Consiglio nazionale dei periti industriali, Consiglio nazionale geometri e Tecnoborsa, sono state presentate a Roma il 14 dicembre 2015 durante la giornata formativa "Le valutazioni immobiliari in un contesto di integrazione europea" (leggi articolo).

La circolare del CNI ha riportato le intenzioni della Rete delle Professioni Tecniche che ha invitato ABI a unire i propri sforzi a quelli dei professionisti tecnici, nel richiedere che l'attività di valutazione immobiliare sia ricondotta alla esclusiva competenza dei professionisti iscritti ad Ordini e Collegi professionali. Secondo la RPT, i professionisti iscritti agli albi risulterebbero i soli in possesso di un livello di istruzione, formazione ed esperienza adeguato allo svolgimento della prestazione specialistica concernente le valutazioni immobiliari. A conferma di questa tesi, secondo il CNI, è la pubblicazione della norma UNI 11558/2014, che, nel delineare compiti e responsabilità specifici del valutatore immobiliare, si rivolge principalmente al ''professionista ricompreso nell'ambito delle professioni regolamentate".

Oltre a questo, la RPT ha proposto:

  • che i nominativi dei professionisti iscritti agli albi, specificamente qualificati per svolgere le attività di valutazione immobiliare, siano inseriti in un apposito elenco, istituito su base nazionale presso i Consigli Nazionali di ciascun Ordine e/o Collegio delle professioni tecniche.
  • che la condizione necessaria per l'iscrizione del professionista in tale elenco sia il regolare ottemperamento, da parte di quest'ultimo, ai propri obblighi relativi alla formazione continua, all'assicurazione professionale e al versamento delle quote contributive agli Ordini.

Chissà cosa ne penseranno i professionisti. Lascio come sempre a voi ogni commento.

A cura di Ing. Gianluca Oreto



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