Valutazioni sicurezza: Necessarie per evitare altre tragedie come quella del Ponte Morandi
28/09/2018
Dopo che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, rispondendo alla Camera dei Deputati a un'interrogazione a risposta immediata (question time) dei deputati Maurizio Lupi e Alessandro Colucci sulle modalità per pervenire alla revoca della concessione dell'autostrada A10 e in ordine alla scelta dei soggetti cui affidare la ricostruzione del ponte Morandi a Genova, ha ricordato un passo della Relazione della commissione ispettiva ministeriale sul ponte Morandi, in cui è riportato che "Aspi, ai sensi dell’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri n. 3274 era tenuta, entro marzo 2013, ad effettuare le valutazioni di sicurezza del viadotto Polcevera e di tutte le opere d’arte strategiche o rilevanti”.
Il Ministro Toninelli ha continuato "Credo che, a questo punto. sia un diritto di tutti sapere quali altre opere d’arte poste all’interno dei 3.000 chilometri di autostrade gestite da Autostrade per l’Italia non siano in possesso della Valutazione della sicurezza così come previsto dall’Ordinanza n. 3274 e desideriamo, anche, ricordare al Ministro Toninelli che al comma 3 dell’articolo 2 dell’Ordinanza n. 3274 del 30/03/2003 è precisato che “È fatto obbligo di procedere a verifica, da effettuarsi a cura dei rispettivi proprietari, ai sensi delle norme di cui ai suddetti allegati, sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. Le verifiche di cui al presente comma dovranno essere effettuate entro cinque anni dalla data della presente ordinanza e riguardare in via prioritaria edifici ed opere ubicate nelle zone sismiche 1 e 2, secondo quanto definito nell’allegato 1”.
Crediamo, dunque, che tale valutazione sulla sicurezza debba essere anche predisposta per tutti gli edifici scolastici e le strutture ospedaliere che, così come disposto al Decreto 21 ottobre 2013 recante “Disposizioni attuative dell'art. 2, commi 2, 3 e 4, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, recante «Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”, inserisce nell’allegato A, tra le categorie di edifici ed opere infrastrutturali di interesse strategico di competenza statale, la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, anche, le strutture per l'assistenza e l'informazione alla popolazione, strutture e presidi ospedalieri.
Ovviamente gli edifici per i quali manchi la Valutazione della sicurezza ai sensi dell’Ordinanza n. 3274 dovrebbero essere interdetti al pubblico.
Relativamente agli edifici scolastici una situazione quasi da dramma è rappresentata da CittadinanzAttiva che ha, recentemente, presentato il XVI Rapporto nazionale sulla sicurezza delle scuole in cui è precisato che si assiste ad un crollo ogni quattro giorni di scuola con tre scuole su quattro senza agibilità statica e solo una su venti in grado di resistere ad un terremoto.
Ecco, speriamo che il Ministro Toninelli, adesso che la relazione ispettiva del MIT ha evidenziato la necessità della valutazione della sicurezza prevista dalla più volte citata ordinanza n. 3274, provveda con i poteri a lui assegnati a fare in modo che tragedie come quelle del Ponte Morandi non possano più verificarsi adottando le misure di prevenzione fissate dalle norme ed evitando di richiamarle soltanto dopo una tragedia.
In allegato il Rapporto di CittadinanzAttiva sulle scuole.
A cura di arch. Paolo Oreto
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