Varianti in corso d'opera: tutti gli atti da trasmettere ad ANAC

17/07/2014

Sul sito della ex Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture fa da ieri bella mostra il logo dell'A.N.A.C. (Autorità nazionale anticorruzione) che svolge dal 25 giugno scorso tutti i compiti e le funzioni precedentemente svolti dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici.

Proprio ieri il Presidente dell'ANAC Raffaele Cantone, in riferimento a quanto previsto all'articolo 37 del decreto-legge n. 90/2014, in uno stringato comunicato ha precisato che le stazioni appaltanti tenute all'adempimento della trasmissione delle varianti in corso d'opera devono trasmettere all'ANAC, per ciascuna variante in corso d'opera, i seguenti atti:
  • relazione del responsabile del procedimento;
  • quadro comparativo di variante;
  • atto di validazione;
  • provvedimento definitivo di approvazione.

Ricordiamo che l'articolo 37 del decreto-legge n. 90/2014 in vigore dal 25 giugno, dispone che "Le varianti in corso d'opera di cui al comma 1 lettere b), c) e d) dell'articolo 132 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 sono trasmesse, unitamente al progetto esecutivo, all'atto di validazione e ad apposita relazione del responsabile del procedimento, all'Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche entro trenta giorni dall'approvazione da parte della stazione appaltante per le valutazioni e gli eventuali provvedimenti di competenza".

Nel comunicato viene, inoltre, precisato che occorre indicare il numero di CIG (Codice identificativo gara), con la riserva da parte dell'ANAC di chiedere una più ampia documentazione progettuale, qualora gli Uffici preposti dell'Autorità lo ritenessero necessario.

La trasmissione riguarda le varianti approvate a decorrere dal 25 giugno 2014 (data di entrata in vigore del D.L. n. 90/2014) e dovrà avvenire utilizzando la posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo protocollo@pec.avcp.it, entro il termine di 30 giorni, previsto dalla norma, a decorrere dall'approvazione da parte della stazione appaltante.

In caso di ricorso alla posta ordinaria, l'indirizzo di riferimento dovrà essere il seguente:
Autorità Nazionale Anticorruzione - Via di Ripetta, 246 - 00186 ROMA.

Nel comunicato viene, infine, precisato che, per un più rapido ed efficace indirizzamento della corrispondenza in questione, all'atto dell'invio occorre riportare nell'oggetto il seguente testo: "Trasmissione all'A.N.AC. delle varianti in corso d'opera ex art.37 del D.L.n.90/2014 - cig.appalto n.......".

Alcune osservazioni:
  • devono essere trasmesse le documentazioni di tutte le varianti in corso d'opera di cui al comma 1, lettere b), c) e d), dell'art.132 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163 a prescindere dall'importo dei progetti;
  • non devono essere trasmesse le varianti in corso d'opera di cui al comma 1, lettere a) ed e) dell'art.132 del codice dei contratti e cioè quelle predisposte per esigenze derivanti da sopravvenute disposizioni legislative e regolamentari e quelle dovute al manifestarsi di errori o di omissioni del progetto esecutivo;
  • a differenza da quanto previsto all'art. 37, comma 1 del D.L. n. 90/2014, in prima battuta non deve essere trasmesso il progetto esecutivo (nella norma non è specificato se si tratta del progetto esecutivo originario o di quello della variante).

A cura di Gabriele Bivona


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