Veicoli elettrici, aggiornato il Piano nazionale per la ricarica (PNire)
01/07/2016
È stato approvato e pubblicato in Gazzetta il primo aggiornamento al Piano nazionale infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNire) di cui alla delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 115 del 23 dicembre 2015.
È stato, infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 151 del 30 giugno 2016 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 aprile 2016 recante "Approvazione dell'aggiornamento del Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 settembre 2014".
Come definito all'art. 2 del DPCM, l'attuazione dell'aggiornamento del Piano verrà realizzata attraverso la stipula di appositi accordi di programma che saranno approvati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previa delibera CIPE, a seguito di intesa con la Conferenza unificata di cui all'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281 e successive modificazioni.
L'aggiornamento del PNire è contenuto all'interno dell'Allegato al DPCM che riporta la delibera n. 115/2015 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica.
Il PNire era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 280 del 2 dicembre 2014 con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 settembre 2014 recante “Piano infrastrutturale per i veicoli alimentati ad energia elettrica, ai sensi dell'articolo 17-septies del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83” e definisce le linee guida per garantire lo sviluppo unitario del servizio di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica nel territorio nazionale sulla base di criteri oggettivi che tengono conto dell'effettivo fabbisogno presente nelle diverse realtà territoriali, valutato sulla base dei concorrenti profili della congestione di traffico veicolare privato, della criticità dell'inquinamento atmosferico e dello sviluppo della rete stradale urbana ed extraurbana e di quella autostradale.
Ricordiamo che in linea con gli obiettivi europei in materia, il piano aveva previsto le seguenti due fasi principali:
- fase 1 per la definizione e sviluppo dal 2013 al 2016;
- fase 2 per il consolidamento dal 2017 al 2020;
La fase di “Definizione e Sviluppo” ha lo scopo di fornire le indicazioni di base per lo sviluppo futuro della mobilità elettrica in ambito nazionale senza tralasciare gli aspetti di compatibilità tecnologica a livello europeo che concorrono a garantire l’interoperabilità a livello comunitario. Questa fase individuerà:
- Criteri e filoni per lo sviluppo di una rete di ricarica elettrica nazionale, sia in termini di quantità che di localizzazione delle infrastrutture di ricarica, caratteristiche delle stesse e filoni di sviluppo, tra i quali flotte pubbliche, private, mezzi a due ruote e aree residenziali;
- Modelli di riferimento sui quali basare la diffusione delle infrastrutture di ricarica elettrica;
- Caratteristiche minime standard dei componenti del processo di ricarica costituite principalmente da prese e modi di ricarica, protocolli di comunicazione e forme/strumenti per l’accesso alle infrastrutture;
- Policy che incentivino lo sviluppo della mobilità
elettrica monitorando e/o favorendo il coinvolgimento
nell’ambito dei seguenti filoni:
- revisione Piani Urbanistici,
- partecipazione a progetti europei,
- coinvolgimento degli utilizzatori finali attraverso campagne informative e politiche di condivisione delle strategie nazionali e regionali del settore.
Gli elementi individuati costituiranno la base per poter testare e diffondere reti di ricarica elettrica integrate con il territorio (con un’ottica di tipo Smart Grids) anche grazie a progetti integrati sviluppati da Regioni, Comuni e/o società di distribuzione insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che sosterrà un programma operativo fondato sull’implementazione di progetti co-finanziati e di iniziative pubblico/private e private nella direzione dello sviluppo e della ricerca di tecnologie e strutture organizzative idonee alla mobilità elettrica.
La fase di “Consolidamento”, che si fonda sugli elementi di base individuati nella fase di “Definizione e Sviluppo” e sulle revisioni effettuate nell’ambito degli aggiornamenti annuali del Piano che dovranno valutare il reale stato d’avanzamento della mobilità elettrica sia in termini di diffusione dei veicoli che di infrastrutturazione dei punti di ricarica, in linea con le indicazione fornite da ACEA (European Automobile Manufacturers' Association), vedrà un consolidamento degli standard comunitari ed uno sviluppo tecnologico in grado di fornire una base strutturata per le case automobilistiche e quindi la loro produzione di massa dei veicoli ad alimentazione elettrica con l’individuazione di filiere produttive dedicate. Inoltre in questa fase, sulla base degli studi sulle abitudini e le esigenze degli utenti elettrici verrà consolidata (e adeguata laddove necessario) la rete di ricarica elettrica presente sul territorio nazionale.
Come riportato nel DPCM 18/04/2016 ai fini del finanziamento del Piano nazionale le risorse disponibili sono individuate nell'apposito fondo istituito nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, capitolo 7119, che allo stato di adozione della odierna delibera, presenta una dotazione complessiva di 33.213.810,59 euro, di cui € 4.542.130,59 in conto residui annualità 2013, € 13.756.680,00 in conto residui annualità 2014 ed € 14.915.000,00 quale stanziamento di competenza per l'annualità 2015.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
© Riproduzione riservata