White list: Basterà la domanda di iscrizione per sottoscrivere contratti di appalto
30/03/2016
Le imprese operanti nei settori sensibili (white list) saranno inserite negli elenchi prefettizi, con l’indicazione della data di presentazione della domanda. Per queste imprese, le stazioni appaltanti procederanno alla consultazione della Banca Dati, da cui decorreranno i 30 giorni di silenzio-assenso (art. 92, co. 3 del D.lgs. 159/2011), al termine dei quali le imprese potranno sottoscrivere i relativi contratti. Tale soluzione è esplicitata dal Ministero dell’Interno nella circolare 23 marzo 2016 prot. 25954 con oggetto “Cessazione del regime transitorio per l'affidamento dei contratti relativi alle attività sensibili, previsto dall'articolo 29, comma 2 del decreto legge n. 90/2014”, inviata a tutte le Prefetture che affronta il problema dei ritardi nell’iscrizione negli elenchi delle imprese operanti nei settori sensibili (white list).
Il venire meno, a partire dal 7 gennaio 2016, del periodo transitorio, durante il quale la semplice richiesta di iscrizione nelle white list, da parte delle imprese, equivaleva, ai fini della sottoscrizione di contratti o subcontratti, all’iscrizione stessa, ha determinato incertezze e ripercussioni sull’operatività di moltissime imprese del settore. Infatti, il permanere di tempi di istruttoria ancora molto lunghi, e lontani dai 90 giorni previsti dalla normativa, ha determinato per moltissime imprese, in attesa dell’iscrizione effettiva, l’impossibilità di procedere alla stipula o all’esecuzione dei contratti pubblici. Tale situazione ha indotto l’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) a richiedere un intervento urgente al fine di evitare situazioni di blocco dell’attività esecutiva e la soluzione prevista dalla circolare in argomento va nella direzione auspicata dall’ANCE e collega la richiesta di iscrizione nella white list della Prefettura competente all’interrogazione, da parte di quest’ultima, della Banca Dati Nazionale Unica Antimafia.
In allegato il testo della circolare del Ministero.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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