Appalti pubblici e garanzia fideiussoria: verifica possibile anche via PEC
di Redazione tecnica - 02/01/2024
L’autenticità della polizza presentata in gara a garanzia dell’offerta potrà essere verificata fino al 30 giugno 2024 anche via Pec. La conferma arriva con la delibera ANAC del 19 dicembre 2023, n. 606, recante “Indicazioni operative per lo svolgimento della verifica di veridicità e autenticità delle garanzie fideiussorie ai sensi dell’articolo 106, comma 3, del decreto legislativo 31/3/2023, n. 36”.
Verifica polizza fideiussoria: ok alla PEC
La comunicazione dell’Autorità fa seguito alle interlocuzioni con ANIA e ABI, a rappresentanza delle imprese di assicurazione e degli intermediari finanziari, e con Bankitalia e IVASS, che avevano evidenziato due problemi:
- la difficoltà segnalata dagli operatori interessati nel consentire la verifica telematica della garanzia fideiussoria in tempo reale, tramite accesso diretto ai relativi siti internet;
- l’assenza di piattaforme operative per l’emissione e la gestione delle polizze fideiussorie.
Da qui la scelta di una soluzione transitoria, della durata di 6 mesi, che permetterà la verifica via PEC, nelle more della definizione di piattaforme operanti con quelle di e-procurement, o dello sviluppo di siti web accessibili alle stazioni appaltanti.
Polizze fideiussorie: richiesta, rilascio e verifica
Ricorda ANAC che l’operatore economico interessato a partecipare ad una procedura di affidamento pubblica, prima di procedere alla sottoscrizione della garanzia fideiussoria, deve verificare che il soggetto garante sia in possesso dell’autorizzazione al rilascio di garanzie mediante accesso agli elenchi contenuti sui siti della Banca d’Italia e dell'IVASS.
Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti procedono quindi con la verifica di veridicità e autenticità della polizza, motivo per cui l’operatore deve acquisire dal garante l’indirizzo di accesso utile ad effettuare la verifica telematica della garanzia in tempo reale. Se il garante non dispone del sito, dovrà quindi fornire un indirizzo PEC dedicato cui le stazioni appaltanti e gli enti concedenti inviano la polizza presentata in gara, in formato pdf, per il riscontro di autenticità e veridicità.
L’indirizzo web o l’eventuale indirizzo PEC vanno indicati dal garante nella documentazione contrattuale, oppure riportati dall’operatore economico nella domanda di partecipazione. ANAC specifica che si può ricorrere al soccorso istruttorio per l’invio della documentazione, purché la garanzia sia stata emessa prima della scadenza del termine per la presentazione delle offerte.
Le Autorità di vigilanza potranno mettere a disposizione delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti un elenco degli indirizzi internet dei siti, o gli indirizzi PEC delle imprese di assicurazioni e degli intermediari finanziari autorizzati al rilascio di garanzie fideiussorie.
Qualora si utilizzi la verifica tramite PEC, l’operatore economico acquisisce l’impegno del garante a riscontrare le richieste pervenute dalla stazione appaltante entro cinque giorni lavorativi. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti segnalano all’IVASS i casi di perduranti ritardi/mancate risposte da parte delle imprese di assicurazione alle richieste di verifica.
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