Appalti pubblici in Italia: pubblicato il nuovo report ANAC
di Redazione tecnica - 08/03/2024
Il comparto degli appalti pubblici in Italia, nell’arco del II quadrimestre 2023 è cresciuto. La conferma arriva da ANAC, che ha pubblicato il report relativo al periodo “transitorio”, caratterizzato dall’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs. n. 36/2023), che ha acquisito piena efficacia il 1° luglio 2023.
Appalti pubblici di forniture, lavori, servizi: il report ANAC
In base ai rilievi della Banca Dati dell’Autorità, la crescita è diffusa e costante in tutti i settori: nello specifico forniture, lavori e servizi sono aumentati rispettivamente di circa il 28,5%, il 52,4% e il 5,5%.
Spiega ANAC che la crescita è stata in buona parte trainata dagli appalti del PNRR, con un aumento a livello di importo, in tutti i settori:
- +35,4% per le forniture, che rappresentano circa il 34% dei circa 117,6 miliardi complessivi;
- +44% per i lavori che rappresentano anche questi il 34% dei 117,6 miliardi complessivi
- +58,6% dei servizi, pari a circa il 32% degli 117,6 miliardi complessivi.
In termini di numerosità si registra, rispetto allo stesso quadrimestre del 2022, un importante aumento delle procedure nei settori delle forniture e dei lavori, rispettivamente del 53,1% e del 30,8%, con una crescita più contenuta nel settore dei servizi (+9,5%). A questo aumento del numero di procedure corrisponde, a livello di importo, un importante aumento delle forniture e dei servizi che crescono rispettivamente del +30,4% e +50,8%.
Sottolinea ANAC che l’aumento del valore dei servizi è dovuto a importanti appalti effettuati da comuni o centrali di committenza nel settore dei trasporti ferroviari oppure per concessioni su servizi di distribuzione e trasporto di gas naturale o, ancora concessione su servizi e gestioni impianti di termovalorizzazione.
Flessione negativa invece per l’importo nel settore dei lavori: -22,6% dipesa, dal confronto con il quadrimestre del 2022 che aveva registrato un rilevante bando di oltre 19 miliardi di euro.
Le tipologie di procedura di scelta del contraente
Guardando alla procedura di scelta del contraente si rileva nei settori ordinari un incremento assai rilevante in termini di importo per le procedure ristrette (+134,3%); aumento significativo anche per le procedure negoziate sia previa sia senza previa pubblicazione del bando (rispettivamente del +49,7% e del 45%), mentre si registra una leggera flessione delle procedure aperte (-7,4%).
Per quanto riguarda i settori speciali, a livello di importo aumentano moltissimo gli affidamenti diretti (+637,1%) e le procedure ristrette +307,9%. La crescita viene attribuita soprattutto agli appalti di RFI, per un totale di circa 2,2 miliardi. Netta flessione invece per le procedure negoziate previa pubblicazione di gara, che diminuiscono addirittura del 52,2%.
A livello di numero, aumentano le procedure senza previa pubblicazione del bando (+120%) e le procedure ristrette (+69,3%), mentre scendono le procedure negoziate previa pubblicazione del bando (-22,7%). Nei settori speciali invece crescono gli affidamenti diretti (+21,9%) e le procedure aperte (+14,5%).
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