Appalti pubblici e maggiorazioni Decreto Aiuti: come si applica lo sconto di gara?

Ad un appalto di lavori pubblici, in cui il RUP è intenzionato ad applicare le maggiorazioni previste dal decreto aiuti 50/2022 per lavori eseguiti nel 2022, agli importi si applica lo sconto percentuale offerto in sede di gara? Se tali importi non dovessero essere sufficienti a coprire le perdite, di quali strumenti dispone l’appaltatore per rivendicare i maggiori costi sostenuti?

L'esperto risponde

Il meccanismo introdotto dall’art. 26, d.l. n. 50/2022 e s.m.i., prevede che le maggiorazioni riconosciute dalla stazione appaltante per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione si calcolano secondo i meccanismi stabiliti dalla medesima norma; i maggiori importi vengono riconosciuti, quindi, al netto dei ribassi formulati in sede di offerta, con l’ulteriore precisazione che sono riconosciuti nella misura del 90%.

Tali condizioni trovano conferma anche nelle recenti modifiche apportate con la legge di bilancio 2023 per appalti aggiudicati con termine finale entro il 31 dicembre 2021 e per lavori contabilizzati/annotati nel periodo 1° gennaio 2023 - 31 dicembre 2023.

Se le somme riconosciute non fossero sufficienti a coprire gli aumenti riscontrati, l’appaltatore potrà agire secondo i rimedi ordinari previsti dall’ordinamento giuridico.

Accedi alla sezione "L'esperto risponde" e invia i tuoi quesiti sul caro materiali negli appalti pubblici.



© Riproduzione riservata