Appalti pubblici e verifica polizze fideiussorie: nuova deroga di ANAC

di Redazione tecnica - 07/02/2024

Nonostante ANAC continui a dire che “va tutto bene” e che il processo di digitalizzazione degli appalti sta procedendo in maniera ottimale, continuano a essere pubblicati comunicati e delibere di chiarimento, o recanti nuove deroghe all’utilizzo delle procedure previste dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici.

Questa volta è (di nuovo) il turno della verifica delle polizze fideiussorie, sulla quale è già stata prevista una soluzione transitoria fino al 30 giugno 2024, adesso ulteriormente ritoccata.

Verifica polizze fideiussorie: nuove indicazioni da ANAC

Ricordiamo che con il d.Lgs n. 36/2023 sono stati previsti nuovi specifici requisiti per le garanzie fideiussorie a corredo di un’offerta in caso di partecipazione a procedure ad evidenza pubblica, finalizzati ad assicurare l’autenticità della polizza.

Nel dettaglio, il comma 3 dell’art. 106, prevede che la garanzia fideiussoria:

  • va emessa e firmata digitalmente;
  • deve essere verificabile telematicamente presso l’emittente, oppure gestita mediante ricorso a piattaforme operanti con tecnologie basate su registri distribuiti ai sensi dell'articolo 8-ter, comma 1, del D.L. n. 135/2018, convertito con legge n. 12/2019, n. 12, e conformi alle caratteristiche stabilite dall'AgID con il provvedimento di cui all'articolo 26, comma 1 dello stesso Codice Appalti.

Dopo le segnalazioni da parte degli operatori del settore sulle difficoltà di accesso diretto ai siti per la verifica delle polizze in tempo reale, oltre che dell’assenza di piattaforme operative per l’emissione e la gestione delle garanzie, ANAC ha confermato, tramite la Delibera del 19 dicembre 2023, n. 606, la possibilità, fino al 30 giugno 2024, di verificare l’autenticità della polizza anche tramite PEC, nelle more della definizione di piattaforme operanti con quelle di e-procurement, o dello sviluppo di siti web accessibili alle stazioni appaltanti.

Polizze fideiussorie: verifica anzhe senza SPID

Una soluzione che non è bastata, come dimostra la pubblicazione del nuovo Comunicato del Presidente ANAC del 31 gennaio 2024.

Dopo aver ribadito che la verifica telematica delle garanzie può transitoriamente essere fatta con modalità telematiche alternative alle piattaforme operanti con tecnologie basate su registri distribuiti, e in particolare tramite PEC, ANAC ha evidenziato le difficoltà delle stazioni appaltanti ad accedere con SPID alla sezione dedicata alle verifiche sulle polizze fideiussorie nel sito web del garante, motivo per cui l’accesso può essere consentito ricorrendo a soluzioni alternative, che garantiscano accessi riservati ai soli soggetti legittimati , ad esempio chiavi di verifica che individuino in maniera univoca la polizza da verificare.

Una deroga possibile grazie alle disposizioni del Codice dell'Amministrazione Gitale (d.Lgs. n. 82/2005), che all’art. 64, comma 2-quinquies, stabilisce che l’utilizzo dello SPID è facoltativo per i soggetti privati nel caso in cui non accedano a un servizio pubblico, ma mettano a disposizione un proprio servizio.

Tra i soggetti legittimati all’accesso con modalità alternative allo SPID possono rientrare:

  • i contraenti della polizza da verificare;
  • le stazioni appaltanti beneficiarie della garanzia;
  • gli intermediari assicurativi intervenuti nel rilascio della polizza.

Le stesse indicazioni, conclude ANAC, valgono con riferimento all’accesso ai siti internet di tutti i soggetti di cui all’articolo 106, comma 3, del codice.



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