Attuazione PNRR: nuovi chiarimenti sulle piccole opere
di Redazione tecnica - 23/02/2023
Il Ministero dell’Interno ha aggiornato le FAQ relative all’attuazione di interventi PNRR per gli enti locali, fornendo alcune risposte in relazione alle Misure M2C4I2.2 per le opere di cui all’art.1 comma 29 e ss. della Legge n. 160/2019 (Legge di Bilancio 2020).
Attuazione PNRR e piccole opere: le nuove FAQ per gli enti locali
La conferma arriva dalla Circolare n. 18/2023 del DAIT, nella quale il Dipartimento Affari Interni e Territoriali ricorda che l’aggiornamento segue la pubblicazione delle FAQ inerenti quesiti di carattere generale, afferenti alle Misure:
- M2C4I.2.2. Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni (piccole e medie opere);
- M5C2I.2.1 Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, riduzione emarginazione e degrado sociale;
- M5C2I.2.2 Piani Urbani Integrati. Progetti Generali (PUI) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza(PNRR).
Adesso vengono pubblicati i quesiti riguardanti l’attuazione della misura M2C4I.2.2, linea di finanziamento di cui all’art.1 comma 29 e ss. della L. 160/2019.
Qui di seguito il testo integrale delle FAQ, consultabili anche a questo link.
Indice degli argomenti
-
Attuazione PNRR e piccole opere: le nuove FAQ per gli enti
locali
-
I contributi per le cosiddette “piccole opere” (articolo1, comma 29
e seguenti, della legge n. 160/2019) sono confluiti all’interno del
PNRR?
-
Quali sono le annualità di riferimento e quali sono i relativi
decreti di assegnazione?
-
Quali sono le modalità di riparto del contributo per gli
investimenti di piccola portata?
-
Quali sono i termini di affidamento dei lavori per i contributi di
cui all’articolo 1, co. 29 e seguenti, legge n.
160/2019?
-
Quali sono le tipologie di intervento che delimitano il corretto
utilizzo delle risorse assegnate?
-
È possibile utilizzare il contributo per la realizzazione di
interventi concernenti la manutenzione straordinaria delle
strade?
-
Cosa accade se il Comune ha destinato risorse del 2022 per la
manutenzione straordinaria delle strade?
- È
possibile utilizzare le economie di gara?
-
Quali sono le modalità da seguire per la generazione dei
CUP?
-
La certificazione di conclusione dell’opera deve essere inviata
tramite il sistema certificazioni enti locali TBEL?
-
Nel caso delle opere afferenti all’annualità 2020 che hanno già
ricevuto il 100% del finanziamento, le stesse devono essere
ugualmente rendicontate sul sistema Regis?
-
Per le opere 2020 e 2021 terminate e rendicontate in BDAP, come
possiamo adempiere all’utilizzo dei loghi PNRR?
-
Nella sezione cronoprogrammi e costi alla voce “quadro economico”
va inserito il quadro economico di progetto o di gara?
-
Dove devono essere monitorati e rendicontati gli interventi
realizzati?
- Dove sono
stati caricati i CUP finanziati?
- Come
sono associate le opere in Regis con le relative
PRATT?
-
Qualora il contributo non venga utilizzato per l’annualità di
riferimento è possibile utilizzare lo stesso per un’altra
annualità?
-
È possibile generare un Cup unico per due annualità
(2023-24)?
-
Con riferimento agli affidamenti relativi agli incarichi di
progettazione inerenti alle opere finanziate con contributi PNRR M2
C4 INV.2.2 annualità 2023, anche per importi inferiori a €
5.000,00, occorre acquisire un CIG ordinario?
-
Sono ammissibili interventi che comprendano l’acquisto,
l’installazione e l’utilizzo di caldaie a condensazione a
gas?
-
Entro quale data devono essere generati i CUP relativi agli
interventi che si intendono realizzare nelle annualità
2023-2024?
-
È possibile utilizzare il contributo per la realizzazione di nuove
opere come ad esempio le piste ciclabili?
-
Il monitoraggio delle opere deve avvenire esclusivamente su Regis o
è necessario proseguire con l’alimentazione dei dati anche su
BDAP?
-
L'obbligo di apporre il logo “Finanziato dall'Unione Europea -
NextGenerationEU” va applicato anche agli atti amministrativi (DD,
Delibere ecc.)?
-
È possibile sanare determinati atti qualora non sia stato possibile
adempiere ad alcuni degli obblighi previsti per la corretta
attuazione del PNRR?
-
Come viene garantito il rispetto dell’obbligo di tracciabilità dei
pagamenti?
- Il
responsabile del controllo può coincidere con il RUP?
-
Come avviene l’erogazione delle tranches di contributo ai soggetti
attuatori?
-
Per le annualità 2020 e 2021 abbiamo ottenuto il 95 per cento delle
risorse, cosa occorre fare per avere il saldo del 5 per
cento?
-
Per le annualità 2020 e 2021 abbiamo ottenuto il 50 per cento delle
risorse, cosa occorre fare per ottenere le successive
erogazioni?
I contributi per le cosiddette “piccole opere” (articolo1, comma 29 e seguenti, della legge n. 160/2019) sono confluiti all’interno del PNRR?
I contributi di cui all’articolo1, comma 29 e seguenti, della legge n. 160/2019 sono confluiti all’interno della M2 C4 I2.2 “Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni” del PNRR. Tali contributi riguardano:
- investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico, ivi compresi interventi volti all'efficientamento dell'illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e dì edilizia residenziale pubblica, nonché all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
- sviluppo territoriale sostenibile, ivi compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, nonché interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Quali sono le annualità di riferimento e quali sono i relativi decreti di assegnazione?
Le risorse confluite nel PNRR riguardano le annualità dal 2020 al 2024 ed assegnate con:
- decreto del 14 gennaio 2020 per risorse dell’annualità 2020;
- decreto del 30 gennaio 2020 per le risorse 2021-2024;
- decreto dell’11 novembre 2020 di incremento dei contributi per l’anno 2021.
Quali sono le modalità di riparto del contributo per gli investimenti di piccola portata?
L’attribuzione del contributo non avviene su domanda da parte dell’ente ma a riparto, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024, in base alla quota stabilita per fascia di popolazione, negli importi indicati negli allegati da A) a G) di cui al decreto del 30 gennaio 2020. A titolo esemplificativo, al Comune X con popolazione inferiore a 5.000 abitanti la misura del contributo assegnato dal 2021 al 2024 è pari ad euro 50.000. Il totale delle risorse assegnate nelle cinque annualità, considerando che nel 2021 le risorse sono raddoppiate, risulta pertanto essere pari ad euro 300.000; A titolo esemplificativo, al Comune Y, ente con popolazione compresa tra 20.001 e 50.000 abitanti, la misura del contributo assegnato dal 2021 al 2024 è pari ad euro 130.000. Il totale delle risorse assegnate nelle cinque annualità, considerando che nel 2021 le risorse sono raddoppiate, risulta pertanto essere pari ad euro 780.000;
Quali sono i termini di affidamento dei lavori per i contributi di cui all’articolo 1, co. 29 e seguenti, legge n. 160/2019?
In conformità a quanto stabilito dall’articolo 1, comma 32, come modificato dall’articolo 13 del decreto-legge del 10/09/2021 n. 121, della legge n. 160 del 2019, il Soggetto attuatore dell’intervento di cui all’articolo 1, comma 29 e seguenti, è tenuto a: · iniziare l’esecuzione dei lavori entro il 15 settembre di ciascun anno di riferimento del contributo (15 novembre per il 2020 e 31 dicembre per il 2021); · concludere, per i contributi relativi agli anni 2022-2024, i lavori entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di riferimento di ciascun anno del contributo. Relativamente all’annualità 2021, si ritiene che, pur non essendo normativamente indicato un termine di conclusione dei lavori, nel rispetto del principio di ragionevolezza, proporzionalità e di un corretto bilanciamento degli interessi, in analogia con quanto stabilito per le annualità successive, al fine di rispettare i tempi di attuazione e realizzazione degli obiettivi del Pnrr, il Soggetto attuatore è tenuto a concludere i lavori entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di riferimento del contributo, ovvero, entro il termine massimo del primo trimestre del 2023 solo per specifiche motivazioni da comunicare all’amministrazione titolare.
Quali sono le tipologie di intervento che delimitano il corretto utilizzo delle risorse assegnate?
I Comuni beneficiari delle risorse di cui all’articolo 1, commi 29 e 29-bis, della legge n. 160 del 2019, confluite nell’ambito della Missione 2, Componente 4, Investimento 2.2. del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), sono tenuti ad utilizzare una quota pari o superiore al 50 % delle risorse assegnate nel periodo dal 2020 al 2024, per investimenti destinati ad interventi di efficientamento energetico, (ivi compresi interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica, nonché all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili). A titolo esemplificativo, al Comune X con popolazione inferiore a 5.000 abitanti il totale delle risorse assegnate nelle cinque annualità, considerando che nel 2021 le risorse sono raddoppiate, risulta essere pari ad euro 300.000. Di queste risorse complessive assegnate almeno il 50% (150.000 euro) devono essere destinate ad interventi di efficientamento energetico.
È possibile utilizzare il contributo per la realizzazione di interventi concernenti la manutenzione straordinaria delle strade?
Come previsto dal Comunicato del 28 settembre 2022, non è possibile utilizzare i contributi assegnati per la manutenzione straordinaria delle strade. È in corso un approfondimento con i servizi della Commissione europea per verificare la possibilità che i contributi assegnati per la manutenzione straordinaria delle strade siano da considerarsi ammissibili se finalizzati al contenimento di fenomeni di dissesto idrogeologico.
Cosa accade se il Comune ha destinato risorse del 2022 per la manutenzione straordinaria delle strade?
La realizzazione di interventi inerenti alla manutenzione straordinaria delle strade non pregiudica il mantenimento del finanziamento ricevuto. Tuttavia, come previsto dall'articolo 20 del decreto-legge n. 152/2021 gli enti sono tenuti ad utilizzare una quota pari o superiore al 50 per cento delle risorse assegnate nel periodo dal 2020 al 2024, per investimenti destinati alle opere pubbliche di cui alla lettera a) del comma 29 (investimenti destinati all’efficientamento energetico).
È possibile utilizzare le economie di gara?
Le eventuali economie di gara derivanti dai ribassi di gara e i relativi importi possono essere utilizzati fino alla completa realizzazione dell’investimento per le necessità derivanti dalla revisione prezzi, previa rimodulazione del quadro economico. Per quanto riguarda i contributi relativi agli anni 2020-2022, le economie di progetto sono vincolate fino al collaudo, ovvero alla regolare esecuzione e sono utilizzabili solo previa generazione di un nuovo CUP che andrà monitorato e rendicontato su Regis nel pieno rispetto dei principi del PNRR. Per i contributi afferenti alle annualità 2022-2024, le eventuali economie di progetto non restano nella disponibilità dell’Ente.
Quali sono le modalità da seguire per la generazione dei CUP?
Per le annualità 2022-2023-2024, i Comuni beneficiari dei contributi di cui all’articolo 1, comma 29 e seguenti, della legge n. 160 del 2019, sono tenuti a generare i CUP dagli appositi template, rispettando le “Istruzioni operative per la generazione del CUP tramite template”, predisposte dal Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica della Presidenza del Consiglio, di concerto con la Direzione Centrale per la Finanza Locale - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’interno e con l’Ispettorato Generale per la finanza delle Pubbliche Amministrazioni - IGEPA, presso la Ragioneria Generale dello Stato. Nel caso in cui i CUP siano stati generati attraverso modalità diverse da quelle sopra descritte, è necessario tramite il servizio di supporto al Cup messo a disposizione dal DIPE, modificare la procedura di attivazione degli stessi, consultando le istruzioni di cui sopra. Per consentire all’amministrazione titolare dell’intervento il censimento di tutte le opere finanziate con le risorse assegnate, gli enti locali/soggetti attuatori devono generare, massimo entro la data del 30 maggio 2023, i Cup delle opere da realizzare nelle annualità 2023 e 2024.
La certificazione di conclusione dell’opera deve essere inviata tramite il sistema certificazioni enti locali TBEL?
Al fine di consentire l’erogazione finale del contributo, il soggetto attuatore dovrà allegare in Regis, nella sezione “giustificativi di spesa” all’ultima spesa registrata la documentazione relativa al certificato di collaudo ovvero al certificato di regolare esecuzione rilasciato per i lavori dal direttore dei lavori, ai sensi dell'articolo 102 del codice. Nella medesima sezione andrà allegata anche l’attestazione di chiusura dell’intervento, che costituisce l’Allegato n. 5 del Manuale di istruzioni operative per il SA dedicato alle “Piccole opere”.
Nel caso delle opere afferenti all’annualità 2020 che hanno già ricevuto il 100% del finanziamento, le stesse devono essere ugualmente rendicontate sul sistema Regis?
Qualora l’opera sia stata già portata a compimento e l’ente abbia già ricevuto il 100% delle risorse assegnate, si dovrà comunque provvedere alla rendicontazione sul sistema Regis secondo le modalità semplificate indicate nel manuale d’istruzione disponibile nel Comunicato del 23 novembre 2022.
Per le opere 2020 e 2021 terminate e rendicontate in BDAP, come possiamo adempiere all’utilizzo dei loghi PNRR?
È necessario garantire che i destinatari finali del finanziamento in ambito PNRR assicurino la visibilità del finanziamento dell’Unione per mezzo dell’emblema dell’UE e della dicitura “Finanziato dall’Unione europea - Next Generation UE” in tutte le attività di comunicazione a livello progetto. Per i progetti in essere, per i quali la documentazione amministrativo-contabile non riporta i riferimenti relativi al PNRR (in particolare titolo del progetto, finanziamento Next Generation e CUP), dovrà essere prodotto un apposito Atto di riconducibilità della documentazione firmata dal RUP o Dirigente Responsabile in cui si attesti che la documentazione di progetto afferisce all’intervento finanziato dal PNRR.
Nella sezione cronoprogrammi e costi alla voce “quadro economico” va inserito il quadro economico di progetto o di gara?
Il soggetto attuatore, all’interno del sistema informatico Regis, deve selezionare le tipologie di voci di spesa pertinenti per l’attuazione dell’intervento e le relative descrizioni che vanno a comporre il quadro economico di progetto. La somma delle voci del quadro economico (Sezione “Cronoprogramma/Costi”, sottosezione “Quadro economico”) e delle economie deve corrispondere all’importo totale del progetto ammesso a finanziamento. Il quadro economico deve essere compilato selezionando tutte le voci di spesa e i relativi codici del quadro economico (es. lavori, oneri, acquisti, IVA, etc.) da un menu a tendina. Per ciascuna voce di spesa selezionata il soggetto attuatore deve inserire il relativo importo da quadro economico; il dettaglio informativo, anche in questo caso, non deve limitarsi alla voce generica “altro” ma deve fornire un quadro completo delle informazioni.
Dove devono essere monitorati e rendicontati gli interventi realizzati?
In conformità alle procedure previste all’interno dei Sistema di gestione e controllo, i soggetti attuatori sono tenuti alla presentazione di apposite e periodiche domande di rimborso a titolo di rendicontazione delle spese sostenute. Tale attività dovrà essere registrata sul sistema informativo ReGiS. Pertanto, ai fini di una corretta rendicontazione si rinvia al paragrafo n.5 del Manuale d’istruzione per i Soggetti Attuatori consultabile nel Comunicato del 23 novembre 2022.
Dove sono stati caricati i CUP finanziati?
Quali sono le cause del mancato caricamento dei CUP in ReGiS? Tutte le opere delle annualità 2020-2021, in precedenza censite all’interno del sistema Bdap-Mop, confluite adesso nel PNRR, dovrebbero essere ora presenti sul sistema informatico ReGiS qualora queste ultime siano state correttamente associate con il relativo Cup nel predetto sistema Bdap-Mop. Per le annualità 2022-2024 l’assenza del CUP in Regis potrebbe dipendere dalla mancata associazione del template dedicato o dal momentaneo mancato aggiornamento del sistema informatico che viene alimentato periodicamente su richiesta dell’amministrazione titolare dell’Intervento. Si rimanda per la corretta generazione del CUP all’allegato 1 del Comunicato del 17 dicembre 2021.
In particolare, per gli interventi di cui alla tipologia a) “progetti di efficientamento energetico, ivi compresi interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica, nonché all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili” l’ente deve selezionare il Template n. 1: Codice Template: 2111001 Nome Template: PNRR M2C4-2.2-A MIN. INTERNO - CONTRIBUTI AI COMUNI PER EFFICIENTAMENTO ENERGETICO. Per gli interventi rientranti nella finalità b) “progetti di sviluppo territoriale sostenibile, ivi compresi interventi di mobilità sostenibile, adeguamento e messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale, abbattimento barriere architettoniche” l’ente deve selezionare il Template n. 2: Codice Template: 2111002 Nome Template: PNRR M2C4-2.2-B MIN. INTERNO - CONTRIBUTI AI COMUNI PER SVILUPPO TERRITORIALE SOSTENIBILE. Nel caso in cui i CUP siano stati generati attraverso modalità diverse da quelle sopra descritte, è necessario tramite il servizio di supporto al Cup messo a disposizione dal DIPE, modificare la procedura di attivazione degli stessi. Dopo tale operazione i competenti uffici procederanno al caricamento massivo dei CUP.
Come sono associate le opere in Regis con le relative PRATT?
Ciascuna opera è stata inserita, per la specifica annualità, nell’apposita Procedura di Attivazione in Regis da parte dell’Amministrazione. I CUP dell’annualità 2020 sono associati alla PRATT 1000000036, i CUP dell’annualità 2021 sono associati alla PRATT 1000000037 ed i CUP dell’annualità 2022 sono associati alla PRATT 1000000282.
Qualora il contributo non venga utilizzato per l’annualità di riferimento è possibile utilizzare lo stesso per un’altra annualità?
Il mancato utilizzo del contributo nei termini previsti non ne consente l’utilizzo per le successive annualità.
È possibile generare un Cup unico per due annualità (2023-24)?
Si ritiene possibile procedere all’unione dei finanziamenti ricevuti per le annualità 2023-2024 per la realizzazione di un’unica opera generando un unico CUP per più annualità. Ciononostante, ai fini del raggiungimento dei Target fissati in sede Comunitaria, si raccomanda di procedere alla generazione di più CUP per più opere destinate all’efficientamento energetico. La generazione del CUP deve avvenire attraverso gli appositi Template rispettando le “Istruzioni operative per la generazione del CUP tramite template”, predisposte dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio. Per quanto concerne i termini di esecuzione dell'intervento, nel caso in cui si faccia ricorso ad un unico CUP per più annualità, è necessario rispettare le scadenze fissate per la prima annualità. A titolo esemplificativo: unico CUP per le annualità 2023 e 2024, il termine dell’avvio dei lavori è fissato al 15 settembre 2023, mentre il termine per la conclusione dei lavori è fissato al 31 dicembre dell'anno successivo a quello di riferimento della prima annualità, ovvero al 31 dicembre 2024.
Con riferimento agli affidamenti relativi agli incarichi di progettazione inerenti alle opere finanziate con contributi PNRR M2 C4 INV.2.2 annualità 2023, anche per importi inferiori a € 5.000,00, occorre acquisire un CIG ordinario?
Nel Manuale Istruzioni Operative SA - paragrafo 4.7 “Procedure di aggiudicazione" si specifica che è sempre richiesta l’acquisizione di un CIG ordinario per l’espletamento delle procedure di gara. In particolare, si precisa che ai fini del corretto rispetto degli obblighi in tema di monitoraggio e tracciabilità degli interventi finanziati con risorse del PNRR o PNC, l’ANAC con deliberazione n. 122 del 16 marzo 2022, ha fornito alcune indicazioni in materia di appalti e concessioni. In particolare, è evidenziato che l’Autorità acquisisce i dati relativi agli affidamenti finanziati con le suddette risorse attraverso il sistema SIMOG e che, per consentire la trasmissione dei dati e delle informazioni necessarie all’attività di monitoraggio, è sempre richiesta l’acquisizione di un CIG ordinario. La procedura semplificata (cd. Smart CIG) utilizzata negli appalti di modesto valore (soglia inferiore a 40.000) non potrà essere utilizzata per gli investimenti relativi al PNRR e al PNC. Si ricorda che sul sistema SIMOG è sempre possibile rettificare o annullare un CIG acquisito nella modalità semplificata. Il succitato Manuale d’istruzione è consultabile nel Comunicato del 23 novembre 2022.
Sono ammissibili interventi che comprendano l’acquisto, l’installazione e l’utilizzo di caldaie a condensazione a gas?
Nel caso in cui sia stata avviata la realizzazione di un intervento nelle annualità 2020-2021, non essendo a conoscenza del vincolo DNSH, è comunque possibile rendicontare l’opera? Ai fini dell’assolvimento del principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali” - c.d. DNSH- in conformità alle previsioni di cui all’Allegato 1, rev.2 -10160/21 alla Decisione di Esecuzione del Consiglio dell’Unione Europea relativa all’approvazione della valutazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano del 8 luglio 2021, per tutti gli interventi assegnati al Ministero dell’interno a valere sulle risorse finanziarie del PNRR (M5C2- Investimento 2.1 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale; M5C2-Investimento 2.2 - Piani urbani integrati - Progetti generali; M2C4-Investimento 2.2 - Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni), non è prevista la possibilità di acquistare ed installare caldaie a condensazione a gas, in quanto ritenute non conformi al principio del DNSH. Per rendicontare correttamente interventi avviati e/o già conclusi in annualità in cui non era ancora previsto il vincolo del DNSH, è necessaria un’apposita dichiarazione del soggetto attuatore che dia evidenza puntuale del mancato assolvimento ex post fornendo puntuale indicazione degli obblighi non assolti (vedere paragrafo 2 del manuale consultabile nel comunicato del 23 novembre 2022.
Entro quale data devono essere generati i CUP relativi agli interventi che si intendono realizzare nelle annualità 2023-2024?
I Comuni beneficiari dei contributi di cui all’articolo 1, comma 29 e seguenti, della legge n.160 del 2019, sono tenuti a programmare già nell’anno corrente le opere da realizzare nell’annualità entro il 30 maggio 2023.
È possibile utilizzare il contributo per la realizzazione di nuove opere come ad esempio le piste ciclabili?
È possibile utilizzare il contributo ex articolo 1, comma 29 e seguenti, della legge n. 160 del 2019 per interventi relativi alla realizzazione di piste ciclabili in quanto rientranti nell’indicata lett. b) sviluppo territoriale sostenibile, ivi compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, nonché interventi per l'adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Si rimanda sul punto all’allegato al Comunicato del 17 dicembre 2021.
Il monitoraggio delle opere deve avvenire esclusivamente su Regis o è necessario proseguire con l’alimentazione dei dati anche su BDAP?
Per i contributi in oggetto non occorre alimentare i dati di monitoraggio sul sistema BDAP-MOP. È infatti sufficiente alimentare correttamente il sistema informatico Regis.
L'obbligo di apporre il logo “Finanziato dall'Unione Europea - NextGenerationEU” va applicato anche agli atti amministrativi (DD, Delibere ecc.)?
I relativi loghi del PNRR con cui si attesta che il progetto è finanziato su Next Generation EU devono essere apposti su ogni atto amministrativo con cui si individuano i requisiti e i criteri per il finanziamento.
È possibile sanare determinati atti qualora non sia stato possibile adempiere ad alcuni degli obblighi previsti per la corretta attuazione del PNRR?
All’interno del manuale dedicato al contributo in oggetto, al paragrafo n. 2 “Adempimenti per l’avvio del progetto” al fine di attestare il rispetto delle disposizioni impartite in attuazione del PNRR per la gestione, controllo e valutazione della misura è richiesto al soggetto attuatore di sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva di atto notorio per il rispetto degli obblighi connessi all’attuazione di interventi a valere sul PNRR (Allegato n.1). Qualora non sia stato possibile assolvere ad uno o più degli obblighi di cui sopra, il soggetto attuatore deve darne evidenza all’interno della dichiarazione di cui all’Allegato n.1, fornendo puntuale indicazione degli obblighi non assolti. Per quanto riguarda i progetti in essere, per i quali la documentazione amministrativo-contabile non riporta i riferimenti relativi al PNRR (in particolare titolo del progetto, finanziamento NextGenerationEU e CUP), dovrà essere prodotto un apposito Atto di riconducibilità della documentazione (DSAN), firmato dal RUP o Dirigente responsabile in cui si attesti che la documentazione di progetto afferisce all’intervento finanziato dal PNRR. Per tale tipologia di progetti, la circolare n. 30 della Ragioneria Generale dello Stato, alla quale si rinvia, specifica che la trasmissione dei dati riguarda anche gli interventi eventualmente finanziati a valere sul PNRR nell’ambito dei cosiddetti “progetti in essere”. In particolare con riferimento ai progetti “in essere” con procedure di gara già espletate prima dell’ammissione a finanziamento sul PNRR, al momento del caricamento su Regis dei dati e delle informazioni relative a ciascuna procedura di gara il Soggetto Attuatore dovrà, in ogni caso, procedere all’apposizione dei flag informatici così come previsti dal sistema informativo in relazione alle specifiche aree di controllo allegando idonea documentazione attestante gli opportuni adeguamenti integrativi/correttivi adottati (laddove possibile) nonché lo svolgimento delle suddette verifiche anche se effettuate a posteriori/in sanatoria/ora per allora (es. corretta individuazione e verifica del titolare effettivo effettuata ex post solo sull’aggiudicatario/contraente dell’appalto). Per scaricare gli allegati di cui sopra si rimanda al Comunicato del 23 novembre 2022.
Come viene garantito il rispetto dell’obbligo di tracciabilità dei pagamenti?
In linea con quanto previsto dall'allegato alla Circolare RGS n. 30/2022, Il CUP deve essere obbligatoriamente riportato in tutti i documenti giustificativi di spesa e di pagamento al fine di garantire la tracciabilità delle operazioni cofinanziate con fondi del PNRR. È pertanto necessario inserire i riferimenti, CUP e CIG, in tutti gli atti amministrativi come ad esempio atti di gara, contratto, fatture di riferimento gli atti di pagamento (mandato/bonifico ecc.).
Il responsabile del controllo può coincidere con il RUP?
In relazione alle nuove attività previste dal decreto-legge n. 77 del 2021 convertito con modificazioni dalla legge n. 108 del 2021, il RUP può coincidere con la persona preposta al monitoraggio e rendicontazione del PNRR e alla raccolta e trasmissione dati sullo stato di attuazione del programma e sul controllo e audit.
Come avviene l’erogazione delle tranches di contributo ai soggetti attuatori?
Le procedure di pagamento al soggetto attuatore sono indicate nel manuale di istruzioni per il soggetto attuatore - piccole opere - (pag. 8) consultabile nel Comunicato del 23 novembre 2022. In particolare, per le annualità 2022, 2023 e per quelle precedenti per le quali non si è ancora avuta alcuna erogazione occorrerà:
- per l’attribuzione del primo 50% è necessario alimentare integralmente le informazioni di cui ai paragrafi da 4.1 a 4.7 del citato manuale (monitoraggio Regis), con contestuale pre-validazione dei dati di cui al paragrafo 4.9. Occorre, inoltre, inserire nella sezione di ReGiS - “Procedure di aggiudicazione”, a conclusione di ciascuna procedura di affidamento, la documentazione relativa alla procedura di aggiudicazione dei lavori, ovvero: - determina a contrarre, o atto equivalente; nel caso in cui il progetto contenga più procedure di affidamento si vedano le indicazioni di cui al paragrafo 4.7; - contratto di affidamento lavori sottoscritto; - check list “Verifica affidamento” (Allegato n. 2) e relativa Attestazione verifiche affidamento (Allegato n. 3), entrambe datate e firmate dal Responsabile unico del procedimento (Cfr. par. 4.7). Ai fini dell’assolvimento del principio DNSH - “Do No Significant Harm” - il Soggetto attuatore dovrà compilare le check list di verifica e controllo pertinenti allegate alla “Guida Operativa per il rispetto di non arrecare danno significativo all’ambiente (c.d. DNSH)” dell’Unità di Missione NG EU del MEF, diramate attraverso la circolare n. 33 del 13 ottobre 2022. In particolare, nella compilazione delle check list in questione dovranno essere alimentate le schede relative al “Regime 1”, applicabile a tutti gli interventi di efficientamento energetico (investimenti che contribuiscono sostanzialmente al raggiungimento dell'obiettivo della mitigazione dei cambiamenti climatici), per le quali andrà compilata la sezione “ex ante” per i soli interventi la cui data della determina a contrarre, o atto equivalente, è del 2023. Per gli interventi la cui data della determina a contrarre è riferita alle annualità 2021 e 2022 andrà compilata la sola sezione ex post della check list con le modalità indicate nel par. 6 del Manuale. Per tutte le altre tipologie di intervento (ad esempio un intervento antisismico) dovranno essere alimentate le schede relative al “Regime 2” (investimenti che si limitano a "non arrecare danno significativo " rispetto agli aspetti ambientali valutati nell’analisi DNSHAi fini del rispetto del principio del DNSH, non sono in ogni caso ammissibili interventi che comprendano l’acquisto, l’installazione e l’utilizzo di caldaie a condensazione a gas. Le schede sopra richiamate devono essere datate e firmate dal Responsabile unico del procedimento e/o da altro referente istituzionale individuato dal Soggetto attuatore che dovrà conservare la documentazione probatoria delle verifiche effettuate nel proprio fascicolo di progetto. NB. Per l’erogazione del 50% non andrà presentato alcun rendiconto.
- Per l’erogazione dell’ulteriore 50% (45% più 5%) lo stesso verrà erogato sulla base delle spese sostenute dall'ente ad opera conclusa come da indicazioni presenti al paragrafo 5 del richiamato manuale. Occorre, inoltre, inserire nella sezione di ReGiS- “Gestione spese” - “Giustificativi di spesa”, allegandola all’ultima spesa registrata, la documentazione relativa al: - Certificato di collaudo rilasciato per i lavori dal direttore dei lavori, ai sensi dell'articolo 102 del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. - Attestazione di conclusione dell’intervento (Allegato n. 5, cfr. par. 3.3). - Occorre, inoltre, inserire nella sezione “Gestione spese” di ReGiS (Cfr. par. 4.8): a) i mandati quietanzati attestanti l’avvenuto pagamento nella sottosezione “Pagamenti a costi reali”; b) le relative fatture elettroniche andranno caricate nella sottosezione “Giustificativi di spesa”. La documentazione sopra richiamata dovrà essere caricata in un unico file zip. Si rimanda ai paragrafi da 5 e seguenti per i successivi adempimenti.
Per le annualità 2020 e 2021 abbiamo ottenuto il 95 per cento delle risorse, cosa occorre fare per avere il saldo del 5 per cento?
Come previsto a pag. 11 del manuale di istruzioni per il soggetto attuatore per il pagamento del restante 5% occorre:
- Predisporre la Dichiarazione per il rispetto degli obblighi connessi all’attuazione di interventi a valere sul PNRR (Allegato n.1);
- Effettuare integrale alimentazione delle informazioni di cui ai paragrafi da 4.1 a 4.7 del Manuale, con contestuale pre-validazione dei dati di cui al paragrafo 4.9;
- Nella sezione di ReGiS - “Procedure di aggiudicazione”, caricare la documentazione relativa alla procedura di aggiudicazione dei lavori, ovvero: a) determina a contrarre, o atto equivalente; nel caso in cui il progetto contenga più procedure di affidamento si vedano le indicazioni di cui al paragrafo 4.7; b) contratto di affidamento lavori sottoscritto; c) check list “Verifica affidamento” (Allegato n. 2) e relativa Attestazione verifiche affidamento (Allegato n. 3), entrambe datate e firmate dal Responsabile unico del procedimento (Cfr. par. 4.7); I documenti di cui ai punti a), b) e c) devono essere caricati in un unico file zip.
- Nella sezione di ReGiS - “Gestione spese” - “Giustificativi di spesa”, inserire la documentazione relativa al: a) Certificato di collaudo ai sensi dell'articolo 102 del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50; b) Attestazione di conclusione dell’intervento (Allegato n. 5; cfr. par. 3.3); c) Nella sezione “Gestione spese” di ReGiS (Cfr. par. 4.8), inserire: - i mandati quietanzati attestanti l’avvenuto pagamento nella sottosezione “Pagamenti a costi reali”; - le relative fatture elettroniche andranno caricate nella sottosezione “Giustificativi di spesa”.
- Nella sezione di ReGiS - Rendicontazione spese vs ARdI-Creazione, disponibile nel catalogo Rendicontazione Spese di ReGiS, creare il rendiconto finale di progetto (cfr. par. 5 del presente Manuale) (NB: va creato un unico rendiconto);
- Effettuare le verifiche in capo al Soggetto attuatore (Cfr. par. 6 del Manuale) e predisporre la relativa documentazione a supporto: a) Check list “Verifica ammissibilità della spesa” (Allegato n. 4); b) Check list per la verifica ex post del rispetto del principio DNSH (cfr. par. 6); c) Attestazione di conclusione dell’intervento, in cui dare evidenza di eventuali economie di progetto (Allegato n. 5). Per gli adempimenti connessi all’obbligo di conservazione documentale, di comunicazione, informazione e trasparenza si vedano paragrafi 7 e 8 del più volte richiamato manuale.
Per le annualità 2020 e 2021 abbiamo ottenuto il 50 per cento delle risorse, cosa occorre fare per ottenere le successive erogazioni?
Come previsto a pag. 13 del manuale di istruzioni per il soggetto attuatore per il pagamento del restante 50% (45 più 5%) occorre:
- predisporre la Dichiarazione per il rispetto degli obblighi connessi all’attuazione di interventi a valere sul PNRR (Allegato n.1);
- effettuare integrale alimentazione delle informazioni di cui ai paragrafi da 4.1 a 4.7 del Manuale, con contestuale pre-validazione dei dati di cui al paragrafo 4.9;
- nella sezione di ReGiS - “Procedure di aggiudicazione”, caricare la documentazione relativa alla procedura di aggiudicazione dei lavori, ovvero: a) determina a contrarre, o atto equivalente; nel caso in cui il progetto contenga più procedure di affidamento si vedano le indicazioni di cui al paragrafo 4.7; b) contratto di affidamento lavori sottoscritto; c) check list “Verifica affidamento” (Allegato n. 2) e relativa Attestazione verifiche affidamento (Allegato n. 3), entrambe datate e firmate dal Responsabile unico del procedimento (Cfr. par. 4.7). I documenti di cui ai punti a), b) e c) devono essere caricati in un unico file zip.
- Nella sezione di ReGiS - “Gestione spese” - “Giustificativi di spesa”, inserire la documentazione relativa al: a) Certificato di collaudo ai sensi dell'articolo 102 del codice di cui al Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50; b) Attestazione di conclusione dell’intervento (Allegato n. 5; cfr. par. 3.3).
- Nella sezione “Gestione spese” di ReGiS (Cfr. par. 4.8), inserire: a) i mandati quietanzati attestanti l’avvenuto pagamento nella sottosezione “Pagamenti a costi reali”; b) le relative fatture elettroniche andranno caricate nella sottosezione “Giustificativi di spesa”.
- Nella sezione di ReGiS - Rendicontazione spese vs ARdI-Creazione, disponibile nel catalogo Rendicontazione Spese di ReGiS, creare il rendiconto finale di progetto (cfr. par. 5 del presente Manuale) (NB: va creato un unico rendiconto);
- Effettuare le verifiche in capo al Soggetto attuatore (Cfr. par. 6 del Manuale) e predisporre la relativa documentazione a supporto: a) Check list “Verifica ammissibilità della spesa” (Allegato n. 4); b) Check list per la verifica ex post del rispetto del principio DNSH (cfr. par. 6); c) Attestazione di conclusione dell’intervento, in cui dare evidenza di eventuali economie di progetto (Allegato n. 5). Per gli adempimenti connessi all’obbligo di conservazione documentale, di comunicazione, informazione e trasparenza si vedano paragrafi 7 e 8 del più volte richiamato manuale.
© Riproduzione riservata
- Tag: