Bilancio dello Stato in negativo? Per il premier è tutta colpa del Superbonus
di Redazione tecnica - 07/06/2024
“I soldi da mettere nella sanità? Li potevamo prendere nei 17 miliardi di euro che sono finiti alle truffe del Superbonus, che sono stati tolti a chi stava male e sono stati regalati ai truffatori".
A dichiararlo nel corso di un’intervista è stato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, facendo riferimento alle truffe legate agli incentivi fiscali in edilizia come una perdita diretta per le casse dello Stato.
Conti dello Stato in rosso: sicuro sia colpa dei crediti Superbonus?
Dati che sembrano invece essere già stati smentiti nei mesi scorsi dal Fisco: oltre a essere leggermente inferiore - si parla di 15 miliardi di euro - la cifra sulle truffe bonus edilizi non riguarda crediti d’imposta già usati e quindi irrecuperabili.
Come ha spiegato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione al Senato ad aprile, buona parte delle frodi fiscali sono state scoperte prima del loro concreto utilizzo:
- otre la metà (8,6 miliardi di euro per l’esattezza) dei crediti soggetti a truffe sono stati infatti sequestrati in via preventiva, prima dunque che potessero essere sfruttati per pagare meno tasse;
- dei restanti 6,3 miliardi, buona parte è stata già sospesa o scartata dalla piattaforma dei crediti AdE, per cui, di fatto solo una minima parte sarebbe stata utilizzata con scopi illeciti.
Ne deriva che i controlli attuati dall'Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza hanno impedito che le truffe si traducessero in minor gettito da assegnare poi, ad esempio, ai servizi sanitari e assistenziali.
I controlli preventivi sul Superbonus
Per altro, sempre il direttore Ruffini nel 2023 aveva sottolineato come solo una piccola quota di truffe avesse riguardato il Superbonus, concentrandosi sul Bonus Facciate e sull’Ecobonus ordinario. Questo grazie al sistema di controlli preventivo che ha sempre caratterizzato le agevolazioni al 110%, per le quali è sempre stata necessaria la presentazione del visto di conformità e dell’asseverazione della congruità delle spese sostenute.
Unica nota d'ombra: da allora la ripartizione per tipologia di bonus non è stata più aggiornata e quindi in questo senso non ci sono dati certi.
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