Blocco della cessione del credito: effetti drammatici per il clima e l’industria italiana
di Redazione tecnica - 20/02/2023
"Una decisione drastica, del tutto inaspettata: l’eliminazione della cessione del credito e dello sconto in fattura rappresentano un danno enorme per le famiglie e per le aziende manifatturiere italiane". Questo il commento di Marco Nocivelli, presidente di Anima Confindustria, alla pubblicazione del Decreto Legge n. 11/2023 che elimina ogni possibilità di utilizzo del meccanismo delle opzioni alternative alla detrazione diretta dei bonus edilizi.
Superbonus ed Ecobonus misure fondamentali
Prendendo il considerazione gli effetti della prossima Direttiva Green che imporrebbe ai Paesi UE forti restrizioni alla circolazione di immobili non in linea con la classe energetica stabilita, Nociti afferma "Dobbiamo considerare innanzitutto la direzione intrapresa dall’Europa in merito all’efficientamento energetico degli edifici: se in meno di dieci anni dobbiamo portare le nostre abitazioni a più che dimezzare le emissioni, Superbonus ed Ecobonus sono due misure fondamentali per il raggiungimento di tali obiettivi; l’eliminazione dello sconto in fattura e della cessione del credito rallenteranno notevolmente le opere di efficientamento energetico, impedendo ai condomini e alle famiglie – soprattutto quelle meno abbienti – di accedere ai bonus".
Stop alla cessione ostacolo al clima e all'industria
"Oltre a rappresentare un ostacolo per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica - prosegue Nocivelli - lo stop alla cessione del credito rappresenta un danno economico a tutta la filiera dell’edilizia, che va a colpire direttamente anche le aziende della meccanica e in particolare quelle dell’impiantistica, un comparto industriale che oggi vale oltre il 34% del settore delle costruzioni per numero di addetti. In questa fase di inflazione galoppante e difficoltà crescenti per le aziende, non possiamo permetterci di fermare i meccanismi che hanno permesso a misure-chiave quali Superbonus ed Ecobonus di accelerare in maniera considerevole il percorso di efficientamento energetico nell’edilizia, e di creare valore economico per migliaia di aziende sul territorio nazionale".
"Questa ennesima modifica inattesa alla disciplina - conclude Nocivelli - pone in seria difficoltà molte imprese della filiera dell’edilizia, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro".
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