Bonifici parlanti per interventi Superbonus e ristrutturazioni: ritenute in aumento?

di Redazione tecnica - 27/10/2023

Del ddl di Bilancio 2024 si è finora parlato molto in riferimento a sgravi fiscali come il taglio del cuneo sulle contribuzioni e a decisioni che iniziano ad attuare la riforma fiscale, come la riduzione degli scaglioni delle aliquote IRPEF. A una lettura più attenta del testo, si evidenziano alcune possibili novità non particolarmente favorevoli per le imprese.

DDL di Bilancio 2024: in aumento le ritenute sui bonifici parlanti?

Tra queste, l'attuale comma 1 dell’art. 23, "Misure di contrasto all’evasione e razionalizzazione delle procedure di compensazione dei crediti e di pignoramento dei rapporti finanziari” che prevede, all’articolo 25 del D.L. n. 78/2010, convertito con modificazioni dalla legge n. 122/2010, la sostituzione delle parole “8 per cento” con "11 per cento".

Dietro questa sibillina, quasi innocua disposizione, si “nasconde” invece l’aumento delle ritenute operate dagli istituti bancari e da Poste Italiane sui bonifici parlanti eseguiti a favore delle imprese escutrici di lavori per interventi superbonus e di ristrutturazione edilizia.

Secondo le nuove disposizioni, dal 1° aprile 2024 le ritenute effettuate all’impresa destinataria dei bonifici faranno un balzo dall’8% all’11%. Sostanzialmente, si ridurranno le entrate delle imprese, legate all’esecuzione dei lavori.

Cosa fare allora? Impossibile pensare di effettuare tutti i pagamenti dei lavori entro il 31 marzo 2024, almeno per il Superbonus in caso di utilizzo di sconto in fattura e di cessione del credito, considerato che in questi casi i bonifici devono andare di pari passo con i SAL. Questa strada è percorribile invece per gli altri bonus edilizi, o nel caso di detrazione diretta per interventi Superbonus , chiaramente a rischio del cliente che acconsenta a pagare anticipatamente tutti i lavori.

La ritenuta sui bonifici parlanti

Ritorna quindi a salire la ritenuta che ha subito modifiche più volte, a partire dal 2010, quando appunto con il D.L. n. 78/2010 si è introdotto l’istituto, con un valore pari al 10% sui bonifici per il pagamento di lavori di ristrutturazione o di efficientamento energetico degli edifici.

Una “gabella” sgradita alle imprese e che con il D.L. n. 98/2011 era scesa al 4%, per raddoppiare poi con la legge n. 190/2014.

Adesso, a distanza di quasi 10 anni dall'ultimo ritocco, è previsto un nuovo aumento. Vedremo cosa accadrà entro fine anno, in fase di discussione e approvazione della legge.



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