Bonus Casa ed Ecobonus: allarme sui tagli
di Redazione tecnica - 07/11/2024
In Italia, la riqualificazione energetica e la ristrutturazione edilizia sono obiettivi ben presenti per le famiglie, fermo restando che la volontà di realizzare interventi finalizzati a una maggiore efficienza energetica e a un miglior comfort abitativo è strettamente legata alla stabilità e all’entità degli incentivi disponibili.
Riqualificazione energetica e ristrutturazioni: gli effetti dei tagli ai bonus edilizi
A spiegarlo è lo studio condotto da CNA e Nomisma sul possibile impatto dei tagli ai bonus edilizi previsti nel ddl di Bilancio 2025. Secondo la ricerca il Bonus Casa 50% e l’Ecobonus 65% sono stati utilizzati in maniera rilevante anche prima dell'arrivo del Superbonus 110%, con risultati rilevanti sia dal punto di vista economico che sull’impatto ambientale.
In particolare, tra il 2011 e il 2019 - quindi prima del Covid e dell’entrate in vigore del Decreto Rilancio - le detrazioni hanno rispettato le previsioni di spesa, con un impatto neutro per la finanza pubblica. Un equilibrio messo adesso a rischio dalle previsioni per l’anno prossimo, con gravi conseguenze per il settore edile e per il miglioramento dell’efficienza energetica in Italia.
L'impatto economico e sull'ambiente
L’analisi evidenzia che con il sistema attuale di incentivi ben 10 milioni di famiglie sarebbero pronte a investire in lavori di ristrutturazione nei prossimi tre anni; diversamente, la riduzione delle aliquote potrebbe portare il 35% di questi nuclei a rinunciarvi. Qualora queste restrizioni venissero confermate, la perdita stimata in investimenti potenziali è di 97,3 miliardi di euro, un mancato valore aggiunto dell’economia pari a 119,7 miliardi di euro e circa 2 milioni di posti di lavoro.
Notevole anche l’impatto sull’ambiente: secondo la ricerca, senza questi interventi si perderebbe un risparmio annuo di 16mila GW/h, con un costo medio di 461 euro per famiglia, il risparmio di CO₂ mancato sarebbe pari a 3,7 milioni di tonnellate all’anno, equivalente alla piantumazione di 205 milioni di alberi.
Da qui la proposta a mantenere, per almeno i prossimi 3 anni le aliquote invariate per Bonus Casa e ed Ecobonus, evitando di introdurre ulteriori limiti come reddito e quoziente familiare.
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