Bonus Casa: spetta anche per la sostituzione box e piatto doccia?

di Redazione tecnica - 13/03/2025

Le spese per la sostituzione di box doccia e piatto doccia possono essere agevolate con il Bonus Casa, ma a una condizione: l'intervento deve essere parte di una ristrutturazione più ampia che comprenda lavori di manutenzione straordinaria, come ad esempio il rifacimento degli impianti idraulici del bagno.

Bonus Casa e sostituzione doccia: chiarimenti dal Fisco

La conferma arriva da Fisco Oggi in risposta a un contribuente che ha chiesto chiarimenti sull’ammissibilità dell’intervento alle detrazioni previste dall’art. 16-bis, comma 1 del d.P.R. n. 917/1986 (TUIR), sull’importo massimo eventualmente agevolabile e a quali condizioni.

Non si tratta di domande banali, tenendo conto del fatto che la Legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) ha modificato le condizioni per fruire dell’agevolazione.

Bonus Casa: aliquote spettanti

La norma infatti stabilisce che, per gli interventi edilizi che rientrano tra quelli elencati all'articolo 16-bis, comma 1 del TUIR, è possibile usufruire di una detrazione IRPEF pari:

  • al 36% delle spese sostenute, fino a un importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, solo se si tratta di attività di manutenzione straordinaria;
  • al 50% delle spese sostenute, se gli interventi vengono effettuati sull’abitazione principale e dal proprietario dell'immobile o da chi detiene un diritto reale di godimento.

Gli interventi agevolabili

Nel caso di singola unità immobiliare, gli interventi incentivabili comprendono quelli:

  • di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, e ristrutturazione edilizia (esclusi gli interventi di manutenzione ordinaria e di nuova costruzione);
  • finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche;
  • relativi alla realizzazione di opere finalizzate alla cablatura degli edifici, al contenimento dell'inquinamento acustico;
  • relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia (anche senza opere edilizie propriamente dette e in presenza della documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici, in applicazione della normativa vigente in materia);
  • relativi all'adozione di misure antisismiche;
  • di bonifica dall'amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici.

Restano escluse le spese per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili.

Beneficiari delle detrazioni

Le detrazioni fiscali per il recupero edilizio sono rivolte ai contribuenti che possiedono o detengono un’unità immobiliare residenziale sulla base di un titolo reale.

Possono beneficiarne quindi:

  • proprietari;
  • inquilini;
  • nudi proprietari;
  • coniugi o familiari conviventi.

In generale, per poter usufruire delle detrazioni, è necessario che il contribuente abbia sostenuto direttamente le spese per i lavori e che le stesse siano regolarmente documentate.

Gli adempimenti burocratici

Per poter beneficiare delle detrazioni previste dall'articolo 16-bis, è necessario rispettare una serie di adempimenti burocratici che riguardano la documentazione e il pagamento delle spese.

Gli obblighi principali comprendono:

  • autorizzazioni e permessi, come CILA o autorizzazioni o comunicazioni all’ASL di competenza;
  • fattura e pagamento tracciabile: le spese devono essere documentate da fatture regolari, e i pagamenti devono essere effettuati con metodi tracciabili, come bonifico bancario o postale, specificando nella causale il riferimento al tipo di intervento e alla normativa applicabile;
  • comunicazione all’ENEA: in alcuni casi, come per gli interventi di miglioramento energetico, è necessario inviare una comunicazione all'ENEA con i dettagli dei lavori effettuati;
  • dichiarazione dei redditi: infine, le detrazioni fiscali devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi annuale (modello 730 o modello Unico), per consentire al contribuente di beneficiare della riduzione delle imposte dovute.

Conclusioni

Il Bonus Casa è utilizzabile per la sostituzione del box doccia e del piatto doccia, ma solo se tali interventi sono integrati in lavori di ristrutturazione che includano modifiche strutturali, come il rifacimento degli impianti idraulici.

Diversamente, se eseguita in modo autonomo, la sostituzione del box doccia non è agevolata.



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