Bonus edilizi, sconto in fattura e cessione del credito: tris di risposte dal Fisco

di Redazione tecnica - 16/04/2025

Quali spese consentono ancora di accedere allo sconto in fattura o alla cessione del credito? Cosa cambia dopo l’entrata in vigore del Decreto Legge n. 39/2024 (Decreto tagli cessioni)? È sufficiente aver pagato un tecnico, un onere o una tassa comunale per non perdere la possibilità di utilizzare sconto e cessione?

Bonus edilizi, sconto in fattura e cessione del credito: interviene l’Agenzia delle Entrate

Con l’introduzione dell’art. 1, comma 5, del D.L. n. 39/2024, il legislatore ha ristretto ulteriormente il perimetro delle deroghe al blocco dello sconto in fattura e della cessione del credito, generando nuovi dubbi interpretativi su cosa debba intendersi per “spesa sostenuta” e “lavori già effettuati” entro il 30 marzo 2024.

Ricordiamo che il citato comma 5, art. 1, del D.L. n. 39/2024 dispone: “Le disposizioni di cui all’articolo 2, commi 2 e 3, del citato decreto-legge n. 11 del 2023 non si applicano agli interventi contemplati al comma 2, lettere a), b) e c), primo periodo, e al comma 3, lettere a) e b), del medesimo articolo 2 per i quali, alla data di entrata in vigore del presente decreto, non è stata sostenuta alcuna spesa, documentata da fattura, per lavori già effettuati”.

A sua volta l’art. 2, commi 2 e 3, del D.L. n. 11/2023 dispone i casi in cui non opera il blocco delle opzioni alternative stabilito al precedente comma 1.

A chiarire alcuni aspetti operativi è intervenuta l’Agenzia delle Entrate con tre risposte ad interpello (n. 103, 104 e 105 del 15 aprile 2025) che, se lette con attenzione, offrono un importante orientamento per i tecnici e gli operatori del settore.

Nel dettaglio, l’Amministrazione finanziaria ha fornito i seguenti chiarimenti:

  • la risposta n. 103/2025, che si è soffermata sulla tassa per l’occupazione del suolo pubblico e ha chiarito che non è sufficiente il suo pagamento a integrare i requisiti richiesti per la deroga al blocco della cessione;
  • la risposta n. 104/2025, secondo la quale le spese sostenute per servizi tecnici, come progettazioni preliminari o computi metrici, non rilevano se non collegate a lavori materialmente eseguiti;
  • la risposta n. 105/2025, per cui anche in presenza di lavori già eseguiti, il mancato pagamento delle relative fatture entro il 30 marzo 2024 impedisce l’accesso allo sconto in fattura o alla cessione del credito.

Analizziamole una per una.

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