Bonus Mobili 2022: la nuova guida dell'Agenzia delle Entrate

di Redazione tecnica - 13/01/2022

Anche per il 2022 si potrà fruire della detrazione fiscale del 50% prevista per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici (c.d. bonus mobili). Lo ha previsto la Legge di Bilancio per il 2022 che ha prorogato il bonus e ridotto il limite di spesa previsto dalla precedente legge di bilancio per il 2021.

Bonus Mobili 2022: aggiornata la guida dell'Agenzia delle Entrate

Proprio per questo motivo, l'Agenzia delle Entrate ha aggiornato la sua guida fiscale "Bonus mobili ed elettrodomestici".

La guida è strutturata nelle seguenti sezioni:

  • la detrazione;
  • quando si può avere;
  • per quali acquisti;
  • l'importo detraibile;
  • i pagamenti;
  • i documenti da conservare;
  • i quesiti più frequenti;
  • per saperne di più.

La detrazione fiscale e l'importo detraibile

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022 e di 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024 (il limite era pari a 16.000 euro per gli acquisti effettuati nel 2021) riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

I lavori edilizi che consentono l'accesso al Bonus Mobili

Nella nuova guida fiscale, l'Agenzia delle Entrate ha aggiornato gli esempi di lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus mobili.

Manutenzione straordinaria

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza
  • realizzazione dei servizi igienici
  • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
  • rifacimento di scale e rampe
  • realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
  • costruzione di scale interne
  • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare

Rientrano nella manutenzione straordinaria:

  • gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, ad esempio
    • l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
    • l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore
  • la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.

Ristrutturazione edilizia

  • modifica della facciata
  • realizzazione di una mansarda o di un balcone
  • trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
  • apertura di nuove porte e finestre
  • costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti

Restauro e risanamento conservativo

  • adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
  • ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio

Manutenzione straordinaria su parti condominiali

Esempi di lavori di manutenzione ordinaria su parti condominiali che danno diritto al bonus mobili:

  • tinteggiatura pareti e soffitti
  • sostituzione di pavimenti
  • sostituzione di infissi esterni
  • rifacimento di intonaci
  • sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni
  • riparazione o sostituzione di cancelli o portoni
  • riparazione delle grondaie
  • riparazione delle mura di cinta.

Non sono compresi tra gli interventi che danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici:

  • quelli finalizzati all’adozione di misure dirette a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (a meno che, per le loro particolari caratteristiche, non siano anche inquadrabili tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia);
  • la realizzazione di posti auto o box pertinenziali.


© Riproduzione riservata