Bonus Ristrutturazione: l’asseverazione è obbligatoria?
di Redazione tecnica - 30/09/2021
Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus, Bonus Facciate, Superbonus 110%. La “selva” di agevolazioni proposte dal Fisco per gli interventi edilizi è piuttosto fitta ed è soggetta a regole diverse, secondo il beneficio richiesto. Lo dimostra l’interessante quesito posto alla posta di FiscoOggi da un contribuente in merito al Bonus Ristrutturazione, dedicato al recupero del patrimonio edilizio: per richiedere la detrazione del 50% senza utilizzare la cessione del credito, è comunque necessario avere l’asseverazione del tecnico o il visto di conformità?
Cos’è il Bonus Ristrutturazione
Ricordiamo che il Bonus Ristrutturazione, disciplinato dall’art. 16-bis del DPR 917/86 e poi dall’art. 16, comma 1 del D.L. 63/2013, permette di usufruire di una detrazione del 50% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021, per un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare.
In particolare il comma 1, lettera b) dell’art. 16-bis del DPR 917/86 stabilisce che la detrazione si applica agli interventi b), c) e d) dell'art. 3 del DPR n. 380/2001 effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze.
Ciò significa che rientrano nell’agevolazione i seguenti interventi:
- manutenzione straordinaria;
- restauro e di risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia.
Come usare il Bonus Ristrutturazione
Per accedere alle agevolazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio è possibile scegliere tra:
- detrazione, ripartita in 10 quote annuali di uguale importo;
- sconto in fattura;
- cessione del credito.
Detrazione
Per usufruire della detrazione basta indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell'immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Sconto in fattura
Lo sconto in fattura consiste in un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, di importo massimo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati. Questa soluzione è ideale per incapienti e per soggetti a regime di tassazione separata.
Cessione del credito d'imposta
Il credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante viene ceduto ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successive cessioni.
La cessione può essere disposta in favore di:
- fornitori di beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi;
- altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti);
- istituti di credito e intermediari finanziari.
L’asseverazione è obbligatoria in caso di Bonus Ristrutturazione?
Come ha evidenziato Fisco Oggi nel rispondere al quesito del contribuente, per richiedere la detrazione del 50% delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi di recupero del patrimonio edilizio non è obbligatorio presentare l’asseverazione tecnica relativa agli interventi effettuati e il visto di conformità.
Questi documenti sono richiesti, in alcuni casi dalla normativa che disciplina le regole per usufruire del Superbonus e, in particolare, quando si sceglie di utilizzare la cessione del credito d’imposta o lo sconto in fattura.
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