Caro energia: ok dal Governo a nuovi sostegni a famiglie e imprese
di Redazione tecnica - 29/03/2023
Si conferma anche per il prossimo trimestre il sostegno a famiglie e imprese per il pagamento delle bollette di luce e gas. È stato approvato infatti nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri un nuovo decreto-legge recante misure a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali.
Caro bollette: il nuovo decreto legge con le agevolazioni
Secondo quanto previsto dal nuovo decreto Energia, per il secondo trimestre del 2023, ARERA dovrà rideterminare le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale per le famiglie economicamente svantaggiate, tenendo conto dei risparmi derivanti dall’effettivo utilizzo delle risorse destinate al contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nei settori elettrico e del gas naturale per l'anno 2022.
Tra le altre misure di sostegno dei clienti residenti:
- riduzione dell'IVA al 5% (anziché al 10%) e degli oneri generali nel settore gas per il secondo trimestre dell'anno 2023
- riconoscimento di un contributo mensile, erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche a decorrere dal 1° ottobre e fino al 31 dicembre 2023, ai clienti domestici residenti, laddove il prezzo del gas superi specifiche soglie.
Per le imprese si prevede invece fino al 30 giugno 2023 un contributo straordinario, sotto forma di credito d'imposta, per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale. La misura scatta nel momento in cui il prezzo della componente energetica, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2023, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019.
Il contributo viene riconoscito:
- alle imprese energivore, come credito di imposta in percentuale delle spese sostenute per la componente energetica nel secondo trimestre 2023, anche nel caso di energia elettrica prodotta e autoconsumata);
- alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica, il contributo è riconosciuto in misura percentuale della spesa sostenuta per l'acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimetre 2023.
Stesso criterio per il gas: qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre dell'anno 2023, dei prezzi di riferimento del mercato infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore dei mercati energetici, abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019, è riconosciuto un contributo straordinario:
- alle imprese gasivore, sotto forma di credito di imposta, in percentuale della spesa sostenuta per l'acquisto del gas consumato nel secondo trimestre dell'anno 2023, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici;
- alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale il contributo è riconosciuto in percentuale della spesa sostenuta per l'acquisto del gas, per usi diversi da quelli termoelettrici.
Queste le condizioni di utilizzo dei crediti di imposta:
- esclusivamente in compensazione entro il 31 dicembre 2023;
- non concorrono alla formazione del reddito d'impresa né della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP);
- sono cumulabili con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell'IRAP, non porti al superamento del costo sostenuto.
- sono cedibili dalle imprese beneficiarie, solo per intero, in favore anche di istituti di credito e altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione (fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni effettuate a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia).
Si attende adesso la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
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