Caro materiali: aumento prezzi a doppia cifra
di Redazione tecnica - 18/11/2021
Si è svolta di recente la riunione della Commissione Consultiva Centrale per il rilevamento del costo dei 56 materiali da costruzione, monitorati dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) e relativi al primo semestre 2021 in rapporto alla media dell’anno precedente. Oltre ai rappresentanti del MIMS e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLLPP), hanno partecipato anche rappresentanti di Ance, Aiscat, Agenzia delle Entrate, Anas, Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Finco, Federcasa, Istat, RFI, Unioncamere.
Caro materiali: rilevato aumento per 56 materiali da costruzione
L’incontro tra le varie parti ha avuto come tema principale il rilevamento del costo dei 56 materiali da costruzione monitorati dal MIMS, propedeutico alla definizione del decreto con il quale il Ministero rileva le variazioni percentuali dei singoli prezzi superiori all’8% intervenute nel primo semestre 2021. Un provvedimento fondamentale per definire la conseguente entità delle compensazioni a favore delle imprese.
Nel mettere sul tavolo i propri dati, ANCE ha segnalato che, attraverso un complesso lavoro di raccolta e analisi dati raccolti da cantieri in tutta Italia, è emerso che si sono realizzati significativi incrementi percentuali di prezzo su ben 24 materiali dei 56 complessivi monitorati dal MIMS, ritenuti i più importanti per il settore delle costruzioni.
Caro materiali: le rilevazioni del Ministero
Il Ministero, nella documentazione trasmessa in vista della riunione della commissione prezzi, ha invece evidenziato incrementi percentuali superiori all’8% per 36 dei 56 materiali oggetto della rilevazione, calcolati come media ponderata dei dati forniti dai tre rilevatori, Provveditorati, Unioncamere e Istat. Queste tabelle, che sono state approvate a maggioranza dalla Commissione, costituiranno la base del decreto relativo al caro materiali del 1° semestre 2021.
ANCE ha fatto presente che molti aumenti sono di intensità inferiore rispetto alla realtà dei cantieri e che sarebbe necessario sia aggiornare la metodologia di rilevazione utilizzata dal Ministero, che inserire le rilevazioni di alcuni materiali aggiuntivi all’attuale elenco, tra cui energia elettrica, calcestruzzo e gas naturale.
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