Cessione del credito, rafforzati i controlli
di Redazione tecnica - 22/06/2022
L’istituto della cessione del credito, introdotto con l’art. 121 del D.L. n. 34/2020 (cd. Decreto Rilancio), ha subìto nell’arco di due anni numerose modifiche, dovute alle presunte frodi fiscali legate proprio all’utilizzo dell’opzione per Superbonus 110% e bonus edilizi in generale.
Cessione del credito, controlli del Fisco sulla piattaforma
In particolare, da gennaio 2022, il meccanismo è stato completamente stravolto, con la pubblicazione dei seguenti provvedimenti normativi:
- il Decreto-Legge 27 gennaio 2022, n. 4 (Decreto Sostegni-ter) convertito con modificazioni dalla Legge 28 marzo 2022, n. 25;
- il Decreto-Legge 25 febbraio 2022, n.13 (Decreto Frodi) abrogato dalla Legge di conversione del Decreto Sostegni-ter;
- il Decreto-Legge 1 marzo 2022, n. 17 (Decreto Bollette) convertito con modificazioni dalla Legge 27 aprile 2022, n. 34 (modifiche arrivate dopo la conversione in legge);
- il Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50 (Decreto Aiuti), in attesa di conversione in legge.
Nell’attuale situazione, dopo la prima cessione “libera”, sono possibili altre due cessioni in favore solo di soggetti accreditati come banche e assicurazioni, e una quarta cessione da parte di questi soggetti esclusivamente in favore dei propri correntisti. Si ipotizza una nuova modifica a breve con la conversione in legge del Decreto Aiuti.
Cessione del credito e frodi fiscali: la nuova circolare dell'Agenzia delle Entrate
Proprio a fronte dei continui cambiamenti normativi, l’Agenzia delle entrate è stata chiamata a fornire un particolare contributo, sia sotto il profilo della pronta erogazione di servizi ai contribuenti, sia per quanto concerne la prevenzione e il contrasto all’evasione fiscale e alle frodi. Con lo scopo quindi di fornire delle indicazioni e delle linee guida per il 2022, il Fisco ha emanato la Circolare n. 21/E del 20 giugno 2022.
Nel documento si legge che “occorre tener conto delle novità normative apportate dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio), che, proseguendo nel solco tracciato dal decreto legge 11 novembre 2021, n. 157 (c.d. “Decreto Anti-frodi”), ha introdotto disposizioni urgenti per contrastare comportamenti fraudolenti e rafforzare le misure che presidiano le modalità di cessione e fruizione dei crediti, con riferimento ai benefici previsti dall’articolo 121 (cosiddetto “Superbonus”) e dall’articolo 122 (bonus edilizi) del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, nonché alle agevolazioni e ai contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia, introdotti a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
Controlli su soggetti che non hanno chiesto la detrazione diretta
Il Fisco ribadisce appunto che l’attività di controllo sarà prioritariamente indirizzata nei confronti dei soggetti che hanno indebitamente fruito, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi, dei meccanismi alternativi previsti dall’articolo 121 del D.L. n. 34/2020.
In particolare l’attività di analisi e selezione sarà tesa a:
- riscontrare la mancata sussistenza dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta in riferimento ai soggetti che hanno optato per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto (cd. “sconto in fattura”) e/o per la cessione ad altri soggetti di un credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante
- analizzare i dati contenuti nella c.d. piattaforma cessione crediti, per individuare l’immissione nel sistema di crediti d’imposta inesistenti, verificare le responsabilità nella violazione fiscale di tutti i soggetti coinvolti e segnalare le condotte criminose all’Autorità giudiziaria.
© Riproduzione riservata
- Tag: