Codice Appalti 2025: testo coordinato e aggiornato alle nuove regole

di Gianluca Oreto - 08/01/2025

Tra i mali peggiori del nostro sistema normativo vi sono indubbiamente i provvedimenti che entrano in vigore immediatamente, non lasciando alcun margine di comprensione, studio e confronto agli operatori che devono applicare le nuove regole. Una prassi normativa che generalmente caratterizza i provvedimenti emergenziali ma che, purtroppo, accompagna spesso anche norme importanti come il Codice dei contratti pubblici.

Codice Appalti: la riforma della riforma

Tralasciando i contenuti, che possono piacere o meno, uno dei meriti del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti pubblici) è stato quello di aver concesso un minimo margine per la comprensione delle novità introdotte. Il nuovo Codice Appalti del 2023, infatti, è entrato in vigore il 1° aprile 2023 ma ha cominciato ad acquisire efficacia solo a partire dal successivo 1° luglio 2023, con un periodo transitorio che si è concluso a gennaio 2024 per quanto riguarda la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti.

Che sia molto o poco, chi ha redatto il D.Lgs. n. 36/2023 ha almeno compreso la necessità di dare agli operatori il tempo indispensabile per studiare le nuove regole. Diversamente, il Decreto Legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 recante “Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36”, ha completamente ignorato questa esigenza. Pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 45/L alla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 30 dicembre 2024, è entrato in vigore il giorno stesso.

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