Come saranno le città del futuro? 3 concezioni più promettenti

di Aluprof SA - 29/09/2022

Si prevede che fino alla metà del XXI secolo l'80% della popolazione europea abiterà nelle città. Le metropoli subiranno un'espansione sempre più dinamica per accogliere i nuovi abitanti. Aggiungiamo a tutto ciò lo sviluppo della tecnologia, gli effetti dei progressivi cambiamenti climatici e la necessità di raggiungere la neutralità delle emissioni il più presto possibile per arrivare alla conclusione che le metropoli che conosciamo dovranno cadere nel dimenticatoio. Scopriamo i trend più importanti che contribuiranno a plasmare le città del futuro.

Città del quarto d'ora

Una forte espansione urbana (ovvero il fenomeno dello sprawl urbano) nelle città europee è motivo di caos nella dimensione spaziale. Ogni giorno centinaia di migliaia di persone riscontrano problemi con il trasporto relativi allo spostamento dalle case in periferia al lavoro in centro e viceversa. Ciò causa anche l'aumento delle emissioni di gas di scarico e dell'inquinamento acustico.

La risposta a tutto ciò è l'idea delle città del quarto d'ora. Consiste nella riorganizzazione dello spazio urbano in maniera tale da garantire agli abitanti un accesso libero a tutti i luoghi indispensabili nel funzionamento quotidiano entro un quarto d'ora. Le metropoli dovrebbero essere composte da quartieri multifunzionali in cui le imprese locali potranno crescere e le relazioni sociali potranno stringersi. Gli spostamenti a piedi o in bici potranno sostituire quelli in macchina e il trasporto pubblico, il che avrà un impatto positivo sull'ambiente. L'implementazione di questo modello urbanistico comincia a essere menzionata nei piani delle autorità delle maggiori città europee come, per esempio, Parigi, Barcellona o Roma.

Smart city

L'idea delle città intelligenti si basa sull'utilizzo delle soluzioni tecnologiche con lo scopo di migliorare la qualità di vita delle persone nelle città. È un termine che ha subito un'evoluzione nel corso dei decenni - inizialmente riguardava principalmente l'accumulo della tecnologia nello spazio urbano. Oggi a fare da apripista in questo aspetto sono numerose metropoli asiatiche. Invece attualmente l'idea di smart city si è evoluta verso la massima analisi delle necessità degli abitanti e l'adattamento degli spazi urbani alle loro esigenze, utilizzando tecnologie moderne.  

61 Ninth Avenue, New York, Stati Uniti. Sistemi utilizzati: MB-SR60N, MB-SR60NY

The Line City

Un esempio di questo genere di città dovrebbe essere The Line City in Arabia Saudita. È una città ultramoderna senza strade e senza macchine, alimentata esclusivamente con l'energia verde. La città è stata progettata su una pianta lineare - lunga 170 km circa e larga 200 m, dove è possibile raggiungere tutti i punti importanti nella vita quotidiana, facendo una passeggiata di 5 minuti. L'utilizzo dell'intelligenza artificiale ha come scopo quello di permettere un continuo adattamento delle infrastrutture alle necessità dell'uomo.

Le teorie della città lineare nacquero già verso la fine del XX secolo. Un urbanista spagnolo, Arturo Soria y Mata, che si occupava delle problematiche di Madrid, creò una concezione di espansione della periferia della capitale spagnola sulla pianta lineare. La metropoli doveva espandersi lungo la ferrovia in costruzione, con striscie di abitazioni lunghe 50 km e larghe 500 m. Ciò doveva contribuire a ridurre le disparità sociali. Sia gli abitanti delle distanti periferie della città, sia quelli del centro avrebbero dovuto avere le condizioni di vita e lavoro paragonabili. Le autorità urbane hanno inizialmente accettato questa concezione. Purtroppo si è riusciti a realizzarne solo un tratto di 5 km. Questo piano è rimasto solamente un'utopia futuristica. La Line City è possibile da realizzare? Gli effetti saranno visibili in un futuro non troppo lontano. L'inizio dei lavori di costruzione è previsto intorno all'anno 2030. 

Città autosufficiente

Entrambi i modelli sopra menzionati contengono in sé gli elementi della terza corrente, verso la quale sono dirette le città futuristiche. Si tratta dell'autosufficienza.

Le consecutive crisi che logorano la civiltà: quella climatica o alimentare, l'esaurimento delle risorse non rinnovabili o le emergenze sanitarie dimostrano che, per assicurare alle prossime generazioni le condizioni per sopravvivere sulla Terra, è necessario rimodellare le città in maniera tale da garantire ai propri abitanti maggior autosufficienza possibile.

Il pioniere nell'implementazione delle unità urbanistiche intelligenti e autosufficienti è ovviamente un architetto italiano Stefano Boeri. Il suo progetto, Smart City Forest Cancun in Messico è la concezione della città-foresta, completamente autosufficiente dal punto di vista della produzione dell'energia e degli alimenti. Un esempio già realizzato dell'edilizia intelligente e verde, progettata da questo architetto, viene rappresentato da due grattacieli chiamati Bosco Verticale a Milano.La prima città completamente autosufficiente ed ecologica è già in costruzione. Si tratta di Masdar negli Emirati Arabi Uniti, la cui costruzione è iniziata nel 2006. Dovrà essere autosufficiente dal punto di vista energetico - tutta l'energia proverrà dalle fonti di energia rinnovabili: fotovoltaico e sorgenti geotermali. Qui verrà messo in funzione il trasporto a emissioni zero. Mentre l'acqua dovrebbe essere riciclata tante volte, quanto ciò sarà possibile. Fino all'80% dell'acqua dovrebbe essere riciclato. Invece la gestione dei rifiuti prevede il riciclo al 100%. Lo stesso processo di costruzione si basa sull'utilizzo esclusivo delle fonti di energia rinnovabili. La città viene costruita utilizzando il cemento a basse emissioni di carbonio, usando il 90% dell'alluminio riciclato.

Let’s Build a better future

- L'idea delle città del futuro è indissolubilmente legata alla necessità dell'edilizia sostenibile. Gli investimenti nelle costruzioni devono essere portati avanti in maniera rispettosa dell'ambiente. Grazie a durevolezza, anticorrosione, riciclabilità e possibilità di creare delle forme imprevedibili, l'alluminio è proprio una delle materie prime più ecologiche nel mondo ­- sostiene Aleksandra Baksik, Brand & Sustainable Development Manager di Aluprof S.A.

Il marchio Aluprof è un produttore globale di sistemi in alluminio, che ha nel proprio curriculum le costruzioni come sistemi in alluminio per porte e finestre (per esempio: sistemi di tipo: MB 79N, MB 86N, MB 104 Passive, HS 77, HS 59, Skyline oppure MB 59 Slide). L'azienda amplia ormai da anni la propria offerta dei prodotti pensati per l'edilizia ecologica. I sistemi offerti dal marchio possiedono numerosi certificati ambientali, tra cui la dichiarazione EPD (Environmental Product Declaration), Cradle to Cradle. Grazie a ciò, gli edifici costruiti con l'utilizzo di questi sistemi ottengono certificazioni dell'edilizia verde: LEED e BREEAM ai massimi livelli.Queen's University, Belfast, Irlanda del Nord. Sistemi utilizzati: MB-SR50. Certificato: BREEAM Very Good

L'esperto dell'azienda Aleksandra Baksik, Brand & Sustainable Development Manager di Aluprof S.A., interrogata sul ruolo della materia prima svolto dall'alluminio nella concezione della costruzione delle città del futuro, risponde:

"Le premesse dell'edilizia sostenibile, della circolarità, vengono applicate sempre più frequentemente. Per esempio, sempre più investimenti implementano i principi dell'economia circolare, utilizzando in questo modo materiali riciclati, come per esempio metalli "verdi", tipo alluminio riciclato. Le soluzioni di alta qualità, realizzate con alluminio secondario, permettono per esempio di limitare le emissioni di carbonio incorporate, ridurre il consumo dell'energia, dell'acqua e delle risorse naturali.

Altre concezioni delle città innovative hanno come scopo quello di migliorare la sicurezza e il comfort di vita dei propri abitanti. Solamente un'azione congiunta in termini di sviluppo dell'intelligenza artificiale, dell'edilizia sostenibile, dell'autosufficienza energetica, del rispetto dell'ambiente oppure dello sviluppo congiunto di una generale consapevolezza sociale possono condurre alla realizzazione di questo obiettivo. Tutti partecipiamo alla costruzione delle città ideali del futuro, in cui noi e le generazioni a venire potremo vivere felici". 

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