Comunicazione ENEA per i bonus edilizi: tempistiche e novità 2025
di Redazione tecnica - 06/03/2025

Tra gli adempimenti necessari per l’accesso ai bonus fiscali destinati alla ristrutturazione e alla riqualificazione energetica (ecobonus e bonus casa), uno degli aspetti più spesso trascurati – ma di fondamentale importanza – è la comunicazione dei dati ad ENEA.
Comunicazione ENEA: un adempimento da non dimenticare
Chi usufruisce delle detrazioni per interventi di efficientamento energetico e di ristrutturazione edilizia deve trasmettere ad ENEA:
- le informazioni contenute nell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), ove richiesto;
- la scheda informativa degli interventi realizzati, necessaria per documentare l’intervento eseguito.
Un passaggio obbligatorio che va effettuato entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, utilizzando la piattaforma telematica messa a disposizione da ENEA.
Quando decorre il termine dei 90 giorni?
Ogni anno, ENEA aggiorna il proprio portale per adeguarsi alle modifiche normative sui bonus edilizi, che solitamente arrivano a ridosso della fine dell’anno precedente. Proprio per questo motivo, il termine di 90 giorni per la trasmissione dei dati inizia a decorrere solo dal momento in cui il nuovo portale ENEA viene reso operativo.
Negli ultimi tre anni (in cui la trasmissione dei dati relativi all’ecobonus e al bonus casa è stata unificata in un portale unico), l’aggiornamento del portale ENEA ha seguito questa tempistica:
- 1° aprile 2022: i 90 giorni per gli interventi conclusi tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2022 sono partiti dal 1° aprile 2022;
- 31 gennaio 2023: i 90 giorni per gli interventi conclusi tra il 1° gennaio e il 30 marzo 2023 sono partiti dal 31 gennaio 2023;
- 29 gennaio 2024: i 90 giorni per gli interventi conclusi tra il 1° gennaio e il 28 marzo 2024 sono partiti dal 29 gennaio 2024.
Situazione 2025: portale ENEA ancora non aggiornato
Siamo arrivati al 6 marzo 2025, ma ENEA non ha ancora reso operativo il portale per la trasmissione dei dati relativi agli interventi conclusi dal 1° gennaio 2025.
Cosa significa? I contribuenti (o i professionisti incaricati) che hanno già terminato i lavori nel 2025 dovranno monitorare il sito ENEA e inviare la comunicazione entro 90 giorni dalla data di messa online della nuova piattaforma.
L’accesso al portale ENEA avviene esclusivamente tramite credenziali SPID (per persone fisiche) o CIE, in conformità con le attuali disposizioni normative.
Novità 2025 per Ecobonus e Bonus Casa
Con l’entrata in vigore della Legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di Bilancio per il 2025) sono state introdotte modifiche sostanziali alle detrazioni fiscali per interventi edilizi.
Le principali novità riguardano:
- aliquote uniformi per Ecobonus e Bonus Casa: nel 2025 entrambi avranno un’aliquota fiscale del 36% o del 50% se le spese sono sostenute dai titolari di un diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento, e per interventi su immobili adibiti ad abitazione principale.
- esclusione delle spese per impianti a combustibili fossili: non saranno più incentivate le sostituzioni di impianti di riscaldamento alimentati a gasolio, GPL o altre fonti fossili.
La nuova legge di Bilancio ha, altresì, introdotto il nuovo art. 16-ter all’interno del d.P.R. n. 917/1986 (TUIR) mediante il quale è stato razionalizzato il sistema delle detrazioni fiscali per i contribuenti con reddito superiore ai 75mila euro, soglia oltre la quale le detrazioni spettanti sono soggette a un computo basato sull'importo del reddito e sulla composizione del nucleo familiare.
Conclusioni
Come ogni anno, la trasmissione ad ENEA è un adempimento da tenere sotto controllo per evitare spiacevoli problemi con le detrazioni fiscali.
Con il portale ENEA 2025 ancora in fase di aggiornamento, chi ha già concluso i lavori deve prestare attenzione alla pubblicazione della nuova piattaforma e rispettare il termine dei 90 giorni.
Nel frattempo, l’introduzione di aliquote uniformi, l’esclusione delle spese per impianti fossili e il nuovo sistema per il calcolo del limite massimo di spesa per i redditi oltre i 75.000 euro segnano un nuovo corso per le agevolazioni edilizie, che richiederà un’attenta valutazione da parte di professionisti e cittadini.
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