Correttivo Codice Appalti, ecco gli ultimi pareri favorevoli
di Gianluca Oreto - 19/12/2024
Può partire ufficialmente in conto alla rovescia: come espressamente previsto dalla legge delega n. 78/2022, il Governo può emanare il primo vero e proprio correttivo al D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti pubblici). Sui contenuti e sulle tempistiche, invece, resta qualche dubbio.
Gli ultimi pareri di Camera e Senato
Come anticipato nei giorni scorsi, il 17 dicembre 2024 sono arrivati gli ultimi due pareri delle ottave Commissioni Ambiente alla Camera dei Deputati e al Senato. Pareri “favorevoli” ma con:
- 52 osservazioni dalla Camera;
- 14 condizioni e 81 osservazioni al Senato.
Pareri che si aggiungono a quelli:
- del Consiglio di Stato;
- della Conferenza unificata;
- alla Camera, delle Commissioni V Bilancio e Tesoro e XIV Politiche dell'Unione Europea (per i profili di compatibilità normativa UE);
- al Senato, delle Commissioni 5ª (Bilancio) e 4ª (Politiche dell'Unione europea).
Mentre è previsto unicamente l’invio al Consiglio di Stato e alla Conferenza dei Ministri per l’acquisizione dei pareri (senza obbligo di risposta da parte del Governo), la delega ha previsto anche la trasmissione dello schema di correttivo alle Commissioni parlamentari competenti per l’acquisizione dei pareri e “Ove il parere delle Commissioni parlamentari indichi specificamente talune disposizioni come non conformi ai princìpi e criteri direttivi di cui alla presente legge, il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, trasmette nuovamente i testi alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni, corredate dei necessari elementi integrativi di informazione e motivazione”.
Ciò significa che allo stato attuale, il Governo potrà decidere “formalmente” di conformarsi alle indicazioni arrivate dalle Commissioni parlamentari e poi pubblicare il Decreto Legislativo in Gazzetta Ufficiale.
Si riportano di seguito i contenuti degli ultimi due pareri favorevoli (non si riportano i pareri alternativi presentati alla Camera e al Senato ma non approvati).
CONTINUA A LEGGERE© Riproduzione riservata
- Tag: