Crediti edilizi: via libera alle cessioni prima dell'1 maggio 2022
di Redazione tecnica - 03/08/2022
Con notevole anticipo rispetto alla scadenza (20 agosto 2022), l'aula del Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del Decreto-Legge 21 giugno 2022, n. 73, cosiddetto Decreto Semplificazioni fiscali.
Le modifiche alla cessione del credito
Un provvedimento per il quale adesso si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che corregge un "errore" di mancato coordinamento commesso con la conversione in legge del Decreto Legge n. 50/2022 (Decreto Aiuti).
Ricordiamo, infatti, che al fine di provare a riaprire il mercato dei crediti edilizi, completamente ingessato a seguito dei continui cambi normativi del 2022, l'art. 14, commi 1 e 1-bis del Decreto Aiuti hanno disposto la possibilità per le banche di cedere i crediti fiscali edilizi ai loro correntisti non consumatori. Possibilità limitata dal successivo art. 57, comma 3 dello stesso Decreto Aiuti che ha previsto l'applicazione delle nuove regole solo ai crediti comunicati all'Agenzia delle Entrate a partire dall'1 maggio 2022.
La conversione del Decreto Semplificazioni fiscali
Con 161 favorevoli, 21 contrari e 2 astenuti, il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge di conversione del Decreto Semplificazioni fiscali che, tra le altre cose, ha aggiunto l'art. 40-quater recante "Modifiche alla disciplina dei crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e di gas naturale e della cessione del credito d’imposta o dello sconto in fattura".
In particolare "Al fine di semplificare l’erogazione dei contributi straordinari, sotto forma di credito d’imposta, spettanti ai sensi dell’articolo 2, commi 1, 2 e 3, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, nonché al fine di consentire la corretta applicazione delle disposizioni relative alle comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura, il comma 3-ter dell’articolo 2 e il comma 3 dell’articolo 57 del medesimo decreto-legge n. 50 del 2022 sono abrogati".
Con l'abrogazione dell'art. 57, comma 3 del Decreto Aiuti, corrisponde la possibilità per le banche di acquistare e rivedere tutti i crediti presenti nella piattaforma cessioni del Fisco, alle condizioni previste dall'art. 14 del Decreto Aiuti. Una possibilità a cui non corrisponde lo sblocco del mercato dei crediti edilizi, ancora in balia di dubbi e interpretazioni.
Ricordiamo, infatti, che proprio recentemente l'Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha sollevato alcuni importanti dubbi e preoccupazioni in merito alle disposizioni previste dall'Agenzia delle Entrate con la recente Circolare n. 23/E/2022 sulla responsabilità solidale e sul concorso nella violazione. Dubbi che, evidentemente, metteranno un ulteriore freno alle Banche, ovvero uno degli ingranaggi principali, senza il quale il meccanismo di cessione dei crediti edilizi viene a cadere definitivamente.
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