Decreto antifrode e bonus edilizi: per molti è caos totale
di Redazione tecnica - 23/11/2021
Il Decreto Antifrode ha creato un piccolo terremoto su un terreno già abbastanza franoso e sconquassato come quello della normativa legata ai Bonus Edilizi. Le scosse arrivano da ogni parte, a cominciare dal Disegno di Legge di Bilancio che sta cambiando le carte in tavola sulle condizioni per usufruire delle varie agevolazioni fiscali, per continuare appunto con l’obbligo dei nuovi adempimenti introdotto dal D.L. n. 157/2021.
Decreto Antifrode: è caos per bonus edilizi
Una questione abbastanza delicata e complessa, sollevata oggi anche dall’Ordine degli Architetti di Roma, che ha fatto notare come le nuove disposizioni riguardano anche i lavori già avviati e in corso di esecuzione. Come comportarsi con i costi conseguenti ai nuovi adempimenti? Essi infatti non rientrano tra gli accordi contrattuali già chiusi tra cliente, professionista e imprese e dovranno essere oggetto di revisione.
Il D.L. n. 157/2021 definisce la normativa d’urgenza per far fronte agli abusi verificatisi con l’introduzione delle agevolazioni edilizie. Un problema grave e reale, confermato dai circa 800 milioni di euro di crediti fittizi legati proprio alle agevolazioni fiscali dedicate al comparto e che hanno sollevato un polverone sulle detrazioni. Risultato? La necessità di emanare delle nuove misure e di apportare dei correttivi sui Bonus, come dimostrano le nuove condizioni previste nel disegno di Legge di Bilancio 2022.
Decreto Antifrode: necessario ma poco aderente alla realtà
Ma se la necessità di tamponare una questione da non poco di natura fiscale è assolutamente condivisibile, dall’altra parte si è pensato poco alle conseguenze pratiche per chi esercita la professione. Su questo punto si è soffermato l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, che denuncia una situazione di caos e incertezza nel comparto dell’edilizia dovuta all’introduzione in corsa del Decreto Antifrode.
Secondo l’Ordine, siamo a ben 8 interventi legislativi sul tema in soli 18 mesi e con il Decreto anti-frode anche per Bonus facciate 90% e Bonus ristrutturazioni 50%, saranno obbligatori, come per il Superbonus 110%:
- il visto di conformità, rilasciato dai professionisti abilitati, con lo scopo di certificare i presupposti che danno diritto alla detrazione;
- l’asseverazione tecnica della congruità dei costi, ovvero il controllo e la certificazione della corrispondenza tra i requisiti tecnici e la congruità delle spese e dei prezzi applicati.
In particolare, l’Ordine rileva poca chiarezza nella modulistica, perché si rimanda ad un decreto attuativo con i costi massimi di cui ancora non si conosce la data di pubblicazione.
Inoltre i pagamenti relativi alla cessione del credito subiranno grossi ritardi perché sarà necessario un tempo tecnico di adeguamento, generando seri problemi di liquidità a professionisti e imprese. Pur riconoscendo le buone intenzioni di questa normativa – conclude l’Ordine – essa “appare costruita sulla base di un’esperienza puramente teorica, che non tiene in conto della sua applicazione nella vita reale”.
Ciò che preoccupa è anche l’obbligo dei nuovi adempimenti anche per i lavori già avviati e in corso di ultimazione: i costi da sostenere non sono chiaramente stati previsti nei contratti già chiusi e dovranno essere rivisti e rinegoziati. In sostanza, quello che si chiedeva era un minimo di lungimiranza: certe situazioni potevano essere previste e arginate, senza creare adesso problemi organizzativi ed economici a tecnici e addetti ai lavori.
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