Decreto Salva Casa 2024: ecco le slide illustrative del Ministero delle Infrastrutture
di Gianluca Oreto - 25/05/2024
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica” (Decreto Salva Casa 2024), fortemente voluto dal vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
Decreto Salva Casa 2024: l’obiettivo
Come rilevato nel comunicato stampa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’obiettivo del nuovo provvedimento d’urgenza è “liberare” gli appartamenti ostaggio di una normativa rigida e frammentata che ne ostacola la commerciabilità e talora preclude l’accesso a mutui, sovvenzioni e contributi.
Il decreto interviene solo nelle casistiche di minore gravità, incidendo sulle cosiddette lievi difformità. In particolare:
- su quelle formali derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile;
- sulle difformità edilizie delle unità immobiliari, risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell’epoca in assenza di formale autorizzazione;
- sulle parziali difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della cd. “doppia conformità”.
Il decreto semplifica le procedure vigenti introducendo, tra le altre cose, il silenzio-assenso per la sanatoria delle piccole difformità. Un principio particolarmente rilevante che, come ammesso dallo stesso Ministro Salvini, va nella direzione della massima semplificazione. Significa che se l’Amministrazione non risponde nei tempi previsti l’istanza del cittadino è accettata. Infine si introduce la possibilità di installare tende e strutture di protezione dal sole e da eventi atmosferici, in regime di edilizia libera.
Decongestionamento degli uffici pubblici
“La norma – informa il MIT - mira anche a decongestionare gli uffici tecnici comunali sepolti da migliaia di pratiche. Il provvedimento prevede sanzioni che sono proporzionali all’aumento di valore dell’immobile e potranno essere utilizzate, tra l’altro, nella misura di 1/3, per progetti di recupero e rigenerazione urbana”.
Nel testo, come annunciato lo scorso 17 maggio, non c’è la cosiddetta norma Salva-Milano per alcune ristrutturazioni edilizie del capoluogo lombardo su cui si è acceso l’interesse della Procura. L’idea di Salvini, già condivisa con il sindaco Giuseppe Sala, è di intervenire in fase di conversione del testo.
Un plauso al nuovo provvedimento è arrivato da Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, che ha parlato di “buona notizia”, e dal Presidente della Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip) Gian Battista Baccarini che ha affermato “Accogliamo con favore le misure contenute nel decreto Salva-Casa approvato oggi dal Consiglio dei Ministri prioritariamente finalizzate ad agevolare la circolazione regolare degli immobili a tutela del cittadino e a beneficio della dinamicità virtuosa del mercato immobiliare e di chi vi opera professionalmente oltre a sbloccare le centinaia di migliaia di pratiche edilizie che intasano gli uffici tecnici comunali creando nervosismo o, peggio, contenzioso contro la pubblica amministrazione, con conseguenti disagi e costi sociali”.
Le slide illustrative del Ministero delle Infrastrutture
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato le slide illustrative dei contenuti del nuovo Decreto Legge che definiscono:
- gli obiettivi;
- gli interventi sulle minori difformità;
- le tolleranze costruttive;
- le tempistiche;
- lo stato legittimo dell’immobile;
- il mutamento della destinazione d’uso.
In allegato le slide del Ministero.
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